“Dimentichiamoci, come territorio, ancora una volta l’attivazione dell’interporto della Marsica che è fuori da i fondi assegnati per le infrastrutture. Le responsabilità sono secondo la maggioranza regionale di adesso della giunta di centrosinistra precedente a quella che di centrodestra di oggi, che si è limitata a confermare le scelte precedenti”. A dichiararlo alla stampa, Augusto Di Bastiano, presidente del Centro Giuridico del Cittadino.
“Il territorio Marsica non ha rappresentanza politica; avrebbero dovuto vigilare i consiglieri regionali, i partiti o forse le associazioni di categoria o i Sindaci; con il senno del poi, a poco serve ricercare le cause. Certo è che, a mio avviso, non vedo adesso molto roseo lo sviluppo del territorio della Marsica – avverte in una nota stampa – si potrebbe anche dire che la programmazione è confusa; anzi, diciamo che il confuso sono io, almeno nessuno se la prende”.
“La Conferenza Stato-Regioni – argomenta Di Bastiano – ha approvato mercoledì scorso in via definitiva il decreto a doppia firma del ministero delle Infrastrutture e del ministero della Coesione territoriale, che destina alla nostra regione Abruzzo 62 milioni e 900 mila euro.
Le opere finanziate riguardano:
il porto di Ortona, 13 milioni di euro, i lavori prevedono l’approfondimento dei fondali mediante dragaggio e consolidamento della banchina di riva.
Sempre per Ortona sono previsti il collegamento dell’ultimo miglio ferroviario (4 milioni e 800mila euro) dell’ultimo miglio stradale (2 milioni di euro).
Porto di Vasto due gli interventi il potenziamento e l’ampliamento della banchina (7 milioni 650mila euro) e il miglioramento dell’accessibilità stradale (1 milione di euro)
Ferrovia Fossacesia- Castel di Sangro 24 milioni 450mila euro e la piastra logistica di Saletti. 24 milioni 450 mila euro
Area industriale di Manoppello 10 milioni di euro per il potenziamento della rete logistica e dell’hub interportuale”.
I fondi sono immediatamente disponibili, pronti sul tavolo ministeriale per essere spesi, i soggetti attuatori delle opere saranno Anas, Rfi e Autorità di sistema portuale.