«Occupano la sala commissioni i dipendenti del Cotir, la protesta dei dipendenti è pacifica, ma è un segnale forte: la misura è colma ed i cittadini non ce la fanno più. Questo accade quando la Regione è guidata da amministratori ciechi che non vogliono vedere la realtà delle cose. La Regione non investe sulla ricerca e non paga i dipendenti dei centri come il Cotir. Lasciare ricercatori e personale di ricerca per 24 mesi senza stipendi non solo è una beffa per tutti i lavoratori, ma è anche un danno per la nostra Regione che rimane ancorata al palo ed è molto lontana dall’Idea di innovazione e progresso sbandierato in campagna elettorale da chi oggi governa l’Abruzzo.
I dipendenti chiedono di essere trattati con rispetto ed oggi hanno compiuto un gesto estremo: occupare un’aula istituzionale. Sono cittadini abruzzesi, sono lavoratori esasperati che chiedono una risposta. Ma il governo dov’è? D’Alfonso quale decisione politica prenderà su questa questione? Ha un’idea progettuale sui centri di ricerca? Chi amministra deve trovare le risorse per saldare subito il debito con questi lavoratori e da oggi partire con una programmazione mirata per il futuro. Si abbia il coraggio di governare, si dia una risposta a questi cittadini! La politica ha il potere decisionale. Decida!».
Fonte: Pietro Smargiassi