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Distribuzione vaccini: “Penalizzata provincia L’Aquila”

Consiglieri regionali: "Figli e figliastri in Abruzzo, presidente Marsilio decide di diminuire i vaccini nelle provincie di Teramo e L'Aquila in favore di Pescara e Chieti"

“Il Presidente Marco Marsilio fa sapere che verrà pianificata una redistribuzione delle dosi disponibili in Abruzzo per incrementare la campagna nelle zone rosse, tra l’altro a poche ore dai dati AGENAS sul tasso di occupazione dei posti letto che potrebbero portare, dalla prossima settimana, l’intera regione in zona rossa”.

“Una scelta ampiamente discutibile, che pone diverse questioni relativamente alle criticità sofferte dai diversi Territori Abruzzesi, che, seppur diverse, meritano una disamina più approfondita”.

Commentano così i consiglieri regionali di opposizione Marianna Scoccia e Sandro Mariani.

“Di fatto l’applicazione di tale provvedimento risulterebbe gravemente sfavorevole per le comunità che insistono nelle province aquilane e teramane e non si garantirebbe una uniformità di trattamento per la platea dell’utenza coinvolta nella campagna vaccinale. Il rispetto dei principi di parità di trattamento e di uguaglianza non possono essere messi da parte con tanta leggerezza”, proseguono i consiglieri, levando scudi a difesa dei territori Aquilani e Teramani di cui sono rappresentanti Istituzionali.

“Nessuno intende calpestare il pur legittimo principio di solidarietà che invoca il Presidente Marsilio, ma è l’ennesimo atto di un piano vaccinale che naviga “a vista” e che necessita, come noi chiediamo da settimane, di un cronoprogramma puntuale, ancor più per valutare analiticamente l’impatto sulle due province di questa scelta”, spiegano.

“il depotenziamento del monte vaccinale a disposizione delle province Aquilane e Teramane, verrà sicuramente inteso da parte delle comunità coinvolte come una inaccettabile discriminazione ed inoltre provocherebbe, senza ombra di dubbio, un notevole ritardo nel realizzare una copertura vaccinale soddisfacente che, già oggi, avanza in maniera disarticolata sul territorio”, denunciano.

“Ci saremmo aspettati, dal presidente Marsilio, una richiesta, rivolta al Governo, di maggiori vaccini per l’intero Abruzzo e non, di contro, un taglio delle dosi disponibili per due province; del resto questa è la fotografia della sua amministrazione: Un Abruzzo a due velocità“, concludono.

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