A Raukani, in Kenya, i bambini giocano felici nel nuovo parco giochi creato con materiali di riciclo e di scarto come pneumatici, legno e plastica. Il parco sorge accanto alla scuola Green Hill, “adottata” da For Kenya, un’associazione tutta abruzzese. For Kenya è nata nel 2017 a seguito di un viaggio per i 30 anni di Luna Lamona, di Pescara.
Da allora il progetto è cresciuto sempre di più finchè nel 2019 è arrivata anche Samira De Santis, aquilana e storica compagna di avventure di Luna, in Kenya. Ad oggi For Kenya con Luna Presidente e Samira Vicepresidente, ha progetti ambiziosi come il completamento della costruzione della nuova scuola di Green Hill, la fornitura di acqua alle carceri minorili di Mombasa e Malindi, dove verranno realizzati 2 pozzi grazie al sostegno dato da un’azienda di Roma e una di Brescia.
“La nostra For Kenya, racconta Samira, associazione no-profit ufficializzata 9 mesi fa, non vuole imporsi come un’entità estranea alla terra in cui operiamo. Vogliamo più che altro adattarci ad essa, decidendo le azioni insieme alle persone del posto. Quello che poi ci guida è il fatto che non abbiamo mai trovato urla e disperazione, o almeno non è stato il primo impatto, ma abbiamo sempre trovato sorrisoni e accoglienza, nonostante manchino acqua, assistenza sanitaria e cibo. Ecco perché anche nella comunicazione, abbiamo deciso di concentrarci sul bello di questa terra semplicemente raccontandolo e cercando di distinguerci dagli accorati appelli a cui purtroppo ormai siamo abituati.”
Ma torniamo alla costruzione della nuova Green Hill. “All’inizio, racconta Luna, nello spazio destinato alla scuola ci volevano fare un pozzo che servisse tutti i villaggi nei paraggi, ma bisogna arrivare a 150 metri di profondità per vedere l’acqua e ci vorrebbero 6mila euro che per ora non ci sono a differenza dell’urgenza. Mai darsi per vinti però. Tolti i tubi vecchi e comprati quelli nuovi ora ci sarà l’allaccio alla rete idrica nazionale che di chilometri ne dista solo due. Comunque le fondamenta della prima aula sono state fatte. Se tutto andrà come previsto si procederà con le altre due, per dare più spazio ai 198 bambini che ospita.”
“Un argomento a cui tengo molto, continua Samira, è contribuire un minimo al grandissimo problema delle spose bambine. Siamo piccoli, lo sappiamo, ma vorremmo almeno nell’area di cui ci occupiamo, dare la possibilità alle donne di imparare un mestiere, per aiutarle a spostarsi in città con la prospettiva di una vita migliore. Il dramma è che queste bambine nelle aree interne smettono di andare a scuola presto, e vengono fatte sposare o rimangono incinte. Parliamo di bambine di 12 anni, una condizione inaccettabile.”
Samira e Luna vi aspettano per contribuire all’associazione con un aiuto, mettendo a disposizione la vostra professionalità o con piccoli contributi. E’ tutto sui canali social, di Instagram e Facebook o nel sito che a breve sarà di nuovo online, perché “lo stiamo facendo bello come l’Africa”.
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