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Elezioni L’Aquila: la Pezzopane scende in campo

Pezzopane (PD): "Mi sono messa a disposizione della città, pronta a lasciare un luogo di privilegi, agognato da tanti. L'avversario è Biondi: l'uomo solo al comando".

“Voglio ringraziare tutte le numerose e significative forze politiche, liste e movimenti che si stanno ritrovando attorno al tavolo della coalizione democratica e progressista. Si è fatto finora un bel lavoro. Sono state settimane fruttuose, di spirito unitario e sono state assunte decisioni positive che la segretaria del Pd Emanuela Di Giovambattista ha sintetizzato in un efficace documento pubblicato sulla stampa locale. Le decisioni assunte ed i tempi indicati sono la nostra comune tabella di marcia. Vincere si può. La vuota arroganza, ormai solo sistema di potere, può essere superata con una vittoria alle elezioni comunali per traghettare L’Aquila in una fase nuova di sviluppo e partecipazione che coinvolga, giovani, donne, forze sociali, lavoratori, scuola e università verso la nuova L’Aquila. Quella che vogliamo costruire insieme”.

Queste le dichiarazioni di Stefania Pezzopane, che commenta il positivo percorso del Tavolo della coalizione democratica e progressista che sta lavorando per il programma elettorale e la candidatura a Sindaco dell’Aquila.

“La città è stanca dell’uomo solo al comando, dell’io che ha sostituito il noi. È affaticata dai continui annunci mentre frazioni, periferie, gran parte del centro storico sono abbandonati a se stessi. Bene, il tavolo della Coalizione democratica e progressista ha discusso ed ha trovato un suo metodo e le sue regole condivise. Se non vogliamo gettare a mare tutto il lavoro svolto, ora si vada avanti con decisione. Ho dato la disponibilità alle forze presenti al tavolo in questo momento così delicato per la città – perché il tavolo valuti la possibilità di una mia candidatura perché amo la mia città, dove sono nata, dove ho vissuto straordinarie esperienze sociali e istituzionali, dove ho combattuto ogni giorno per ridare tutto e di più di quello che il terremoto del 6 aprile ci aveva rapito, sento a pelle che possiamo raggiungere obiettivi più grandi. Intendo coinvolgere giovani e donne da mettere al centro e tutte quelle energie che stentano ad essere pienamente inserite, anche pensando a nuovi strumenti di coinvolgimento che recuperino lo spirito dei consigli di partecipazione. Non sono la sola ad aver dato la disponibilità e questo può costituire una ricchezza se tutti si marcia in un’unica direzione. È una fase in cui bisogna mettere da parte le ambizioni carrieriste e personali, o il desiderio di rivincite o altro che nulla a a che fare con la dura battaglia elettorale che ci attende.

L’avversario è Biondi e la sua destra. Nel dare la mia disponibilità ho messo in conto che dovrei lasciare il Parlamento con tutto ciò che rappresenta, luogo prestigioso ed importante, per assumere le vesti ben più umili ma decisive del sindaco. Tutti sappiamo che Biondi non vedeva l’ora di lasciare la città per scappare in Parlamento o alla Regione. Bene, per me è esattamente il contrario, mi sono messa a disposizione della città, pronta a lasciare un luogo di privilegi, agognato da tanti. E lo faccio perché proprio la mia esperienza prima in regione e provincia e poi in Parlamento mi hanno reso forte ed in grado di poter portare – come ho fatto in questi anni – ulteriori risorse, conoscenze, rapporti con Roma e l’Europa, tutte cose indispensabili a far fare alla mia città un salto di qualità. Se ci sono anche altre disponibilità e persone che intendono mettersi a disposizione è bene che gruppi, partiti e movimenti le portino rapidamente al tavolo senza più tergiversare. Ci si è dati 10 giorni e si è costituita una commissione per organizzare le disponibilità ed arrivare a sintesi. Qualsiasi nuova personalità o nuova indicazione, rientri nelle regole che le forze politiche si sono date, senza fughe in avanti, passi indietro, pretese di ritiro. Insieme si discute, si decidono le regole, si corre, insieme si vince.

“Si lavora insieme e si trova la sintesi insieme, sennò – si è deciso al tavolo – si va con le primarie come a Roma e Bologna e Torino dove il centrosinistra ha poi vinto. Le forze politiche e sociali nell’ultima riunione di mercoledì 19 hanno convenuto di procedere su questa strada, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei candidati in campo, per arrivare ad una decisione in tempi rapidissimi di circa 10 giorni, e 4 ne sono già trascorsi. Se questo non sarà possibile,- si è deciso al tavolo – non si avranno preclusioni all’utilizzo di metodi di decisione alternativi, come le consultazioni primarie. Sono certa che tutti manterranno questo profilo unitario e nessuno metterà in discussione con escamotage o trovate dell’ultima ora decisioni prese insieme e che sono base per una campagna elettorale vincente”.

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