Ha percorso più di 200 km a bordo di una utilitaria rubata in Umbria, senza, però, fare i conti con militari dell’Arma che controllavano il mezzo tramite il GPS. Finisce, così, la breve fuga in auto da parte di un 60enne che, alcuni giorni fa, elusi i domiciliari, scontati in provincia di Perugia, si è allontanato dal luogo di detenzione fino a raggiungere Scoppito (L’Aquila) dove la pattuglia della stazione di Sassa è riuscito a fermarlo e arrestarlo.
L’uomo, con precedenti penali, già ai domiciliari per furto, ha pensato bene di allontanarsi dal proprio domicilio, rubare una macchina e guidare fino in Abruzzo.
Il proprietario del mezzo denuncia il furto dell’auto ai carabinieri della compagnia di Todi che, tramite il positioning, riescono a seguire gli ultimi spostamenti e dare corso all’intervento organizzato materialmente dai militari della stazione di Sassa. Il 60enne è stato così bloccato a bordo del mezzo e arrestato per evasione e furto del veicolo condotto.
Pochi giorni fa, l’arrestato è comparso davanti al gip del Tribunale dell’Aquila che ha convalidato l’arresto su richiesta del p.m. della procura della Repubblica. Il giudice, dopo la convalida, si è dichiarato incompetente sulle contestazioni mosse dalla procura in quanto i fatti sono accaduti in un circondario diverso da quello di competenza.
Durante l’udienza di convalida è arrivato anche l’aggravamento della misura cautelare cui era sottoposto il 60enne che, per ordine del tribunale di Terni, è passato dai domiciliari direttamente alla custodia in carcere.