“Sto aspettando da oltre 20 giorni la possibilità di fare il punto della situazione sull’emergenza Covid nella Marsica in una seduta della Commissione Sanità di Regione Abruzzo ma, ad oggi, è stato impossibile portare la tematica all’interno delle istituzioni. Intanto, mentre i vertici della Giunta e della Asl continuano a fuggire dal confronto, le criticità aumentano giorno dopo giorno, così come i dubbi intorno alla gestione della seconda ondata di contagi. L’ultimo caso in ordine di tempo riguarda la denuncia del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, sul macchinario per processare i tamponi, annunciato dai rappresentanti del governo regionale ma che non sarebbe mai stato ordinato. Una questione grave su cui è urgente fare luce nelle sedi opportune”.
Sono queste le parole del consigliere regionale M5S Giorgio Fedele, che interviene su quanto sta avvenendo nel territorio della Marsica in piena emergenza Covid.
“La situazione è grave e le domande senza risposta sono ancora tantissime. Oltre alla vicenda del macchinario mancante, voglio capire come mai non sia mai stato potenziato, in 8 mesi, il laboratorio dell’Aquila per l’analisi dei tamponi: sarebbe dovuta essere la nostra prima linea di difesa, ma i mancati interventi stanno ulteriormente mandando in affanno tutte le strutture del territorio. Nessuno ha dato risposte chiare sulla grave situazione vissuta all’interno del reparto di Medicina dell’Ospedale di Avezzano, così come non conosciamo la stesura definitiva della rete ospedaliera Covid, modificata alla luce dei fallimentari risultati dell’iniziale programmazione. Non sappiamo ancora con chiarezza quali sono i presidi Covid e quali Covid-free, in cui proseguire con le visite ordinarie sul territorio, proprio come non sappiamo che fine abbiano fatto i posti letto previsti per la struttura dell’Aquila, che originariamente sarebbero dovuti essere 170 ma che, attualmente, non superano le 130 unità”.
“In compenso arrivano notizie – conclude Fedele – sul fatto che il DG della Asl 1 Testa, mentre continua a fuggire dal confronto nella Commissione Sanità in Regione Abruzzo e dopo aver saltato ben due incontri dell’adunanza dei Sindaci, si sarebbe reso disponibile per riunioni con i Sindaci della Marsica di area di centrodestra. Un comportamento che, se confermato, sarebbe di gravità estrema, a maggior ragione in una fase di emergenza in cui il nostro unico compito è quello di assicurare al territorio marsicano un livello efficiente di assistenza sanitaria. Mi auguro che questo atteggiamento venga abbandonato il prima possibile, che sia convocata una volta per tutte la Commissione Sanità per parlare della Marsica, cercare soluzioni concrete, e fare chiarezza sulle troppe zone d’ombra attuali, che stanno generando le gravissime conseguenze ormai visibili a chiunque”.