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Finanziamenti a start up, 16 denunciati per truffa

Cinquanta domande di accesso ai fondi europei risultano irregolari

Sono 16 le persone denunciate dalla Guardia di Finanza di Chieti per indebita percezione di finanziamenti comunitari, malversazione di erogazioni pubbliche e truffa aggravata ai danni delle Stato nell’ambito dell’attività di contrasto, svolta nell’intera provincia di Chieti, agli illeciti in materia di spesa pubblica.

La Guardia di Finanza ha eseguito attività ispettive mirate a riscontare la regolarità delle istanze per l’accesso ai finanziamenti pubblici comunitari, ma erogati dalla Regione Abruzzo, finalizzati a sostenere o promuovere la nascita di nuove imprese, le cosiddette start up.

In attuazione del Protocollo d’Intesa stipulato tra la Regione e il Comando Regionale Abruzzo della Gdf, sono stati sottoposti a controllo i beneficiari del “Fondo Microcredito FSE – Nuove Misure 2018“, presenti nell’area di Chieti, Ortona e Vasto, con erogazioni di importi compresi tra 5 mila e 25 mila euro, che hanno l’obiettivo di sostenere la microimpresa locale ed il lavoro autonomo, finanziando la costituzione e l’avvio di nuove attività imprenditoriali a favore di soggetti che, per condizioni economiche e mancanza di garanzie reali, avrebbero avuto difficoltà ad accedere ai canali tradizionali del credito o altre tipologie di finanziamento.

L’attività di riscontro eseguita dal Gruppo Chieti della Finanza, in sinergia con il personale degli uffici della Fira ha portato, attraverso l’esame della documentazione acquisita, effettuando riscontri e incrociandola con le dichiarazioni dei soggetti che hanno percepito i contributi, a constatare che 50 domande di accesso al sostegno per l’avvio di Startup sono irregolari, non avendo rispettato le prescrizioni previste dal relativo bando: mancanza di requisiti soggettivi o di documentazione di supporto, assenza di rendicontazione contabile o mancato avvio delle attività a fronte dei finanziamenti ottenuti, impiegati invece per scopi personali. In altri casi, i beni strumentali acquistati sono stati ceduti a terzi.

La Regione Abruzzo ha proceduto alla revoca dei finanziamenti concessi per 673.472,19, euro complessivi avviando contestualmente il recupero delle somme indebitamente percepite; per 11 soggetti è stato concordato un piano di rientro.

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