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Francesco patrono d’Italia: Tagliacozzo, Celano e Castelvecchio Subequo uniti dal rito sacro

La cerimonia si è svolta il 3 ottobre. I tre Comuni uniti in un abbraccio religioso.

Il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, ha donato l’olio e ha acceso la lampada per San Francesco Patrono d’Italia a Castelvecchio Subequo. La suggestiva cerimonia si è svolta il 3 ottobre, vigilia della festa del Santo, nella splendida Chiesa del Comune subequano in presenza di molti sindaci della provincia, dei Frati conventuali e di una nutrita rappresentanza di cittadini e associazioni tagliacozzane.

Il sacro rito è stato presieduto dal Parroco Don Bruno Innocenzi ed erano presenti anche P. Attilio Terenzio e Frà Eduardo Marazzi del convento di Tagliacozzo.

I Commercianti tagliacozzani hanno allestito un sontuoso omaggio di prodotti locali che due membri dell’Associazione degli “Amici di Sant’Antonio” hanno consegnato ai Frati di Castelvecchio, mentre il Sindaco Giovagnorio e la Presidente del Consiglio Anna Mastroddi hanno donato al Sindaco Salutari una riproduzione del celebre dipinto di Tommaso da Celano, opera di P. Giovanni Letario, che è esposto sulla Tomba del Primo Biografo del Poverello d’Assisi nella Chiesa di Tagliacozzo.

“Questo simbolico dono – ha dichiarato Vincenzo Giovagnorio – significa lo stretto vincolo che lega le nostre Realtà unitamente alla Città di Celano, nella spiritualità francescana che da più di otto secoli ormai vivifica e plasma la cultura dell’Italia, improntando la Civiltà nazionale ai Valori universali e non negoziabili del Cristianesimo”.

Il 4 ottobre, poi alle 17 e 30, il rito dell’Ascensione della lampada è stato replicato a Tagliacozzo nell’omonima Chiesa di San Francesco, che ospita ormai da 503 anni le spoglie mortali del Beato Tommaso. A compiere il rito dell’offerta dell’olio, questa volta, il Sindaco di Celano Settimio Santilli. Presente una numerosa delegazione della Città che dette i natali al Biografo e Compagno di San Francesco, oltre ai Sindaci di Scurcola Marsicana, Castellafiume e Magliano dei Marsi.

“In un momento in cui il relativismo etico e culturale sembra minare la nostra Identità e il nostro buon vivere, – ha dichiarato il Sindaco di Celano – il Messaggio di Francesco d’Assisi, tramandato a tutti noi per la veritiera opera di Tommaso da Celano, torni ad irrorare le nostre radici, affinché il Popolo italiano resti punto di riferimento e corrobori ancor di più la missione di propagare in tutto il mondo “Pace e Bene”.

Fervono intanto i preparativi per lo storico evento della peregrinatio che vedrà trasportata a Celano l’urna con i resti del Corpo del Beato Tommaso, domenica prossima 13 ottobre.

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