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Fulmine in spiaggia: cosa fare al mare per proteggersi

Guida dell'Iss sulla prevenzione: "E' pericoloso fare il bagno in mare durante un temporale"

Un pericolo in montagna, ma anche al mare o in piscina: proprio come è accaduto sabato 3 agosto ad Alba Adriatica, dove tre bagnanti sono state colpite e ferite, il fulmine può rappresentare un serio rischio anche in spiaggia. Per questo il Dipartimento della Protezione civile elenca una serie di consigli e comportamenti da adottare in questi casi.

I fulmini, peraltro, ricorda la Protezione civile sul suo sito web, possono colpire ad alcuni chilometri di distanza dal centro del temporale, quindi, bisogna allontanarsi dalla spiaggia anche se non ci sono nuvole sulla testa, ma si vedono o sentono temporali, lampi o tuoni nelle vicinanze.

Il Dipartimento della Protezione civile consiglia di allontanarsi subito dal mare e dalla spiaggia e di evitare ogni contatto o vicinanza all’acqua, dove la dispersione della scarica può fare danni anche per folgorazione indiretta.

Bisogna liberarsi di ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni e, sottolinea la Protezione civile, cercare subito riparo in un edificio in muratura. Dopo aver sentito l’ultimo tuono, la raccomandazione è di aspettare almeno 30 minuti prima di tornare all’aperto.

L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha una pagina dedicata con un focus alla prevenzione. “Un fulmine può provocare danni alla salute in forma diretta, se il corpo viene colpito direttamente dalla scarica, oppure indiretta, se viene colpito dalla corrente di ritorno nel terreno – avvertono gli esperti -. I danni più gravi sono quelli derivanti dalla fulminazione diretta, e in certi casi possono provocare la morte. Se, per esempio, la corrente passa per il cuore può provocare un arresto cardiaco, mentre se attraversa i centri nervosi o respiratori può portare alla morte per arresto respiratorio. Possono causare la morte, o ferite gravi, anche le bruciature conseguenti alla fulminazione”.

“Danni meno gravi possono essere: paralisi, amnesie e perdita di conoscenza per periodi compresi fra pochi minuti e varie ore. Il bagliore del fulmine (il lampo) può causare poi disturbi alla vista, e l’onda d’urto danni all’udito. Altri effetti indiretti dei fulmini possono essere gli incendi e la caduta di alberi”, prosegue l’Iss.

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