“La nostra casa era sottodisopra, i cassetti aperti, i panni e le nostre cose sparpagliate a terra alla rinfusa. La nostra intimità familiare, violata.
Grazie di vero cuore al comando provinciale dei carabinieri, al colonnello Mirante e a tutti i suoi collaboratori, alla questura dell’Aquila e al gruppo speciale che si è occupato dei rilievi scientifici“.
Turbata, come è ovvio che sia dopo un’invasione violenta e improvvisa di questo tipo. La famiglia Biondi è stata vittima ieri sera di un furto in piena regola. Portati via dai ladri due orologi non di valore. Per l’irruzione in casa, è stata forzata dal malviventi (presumibilmente la stessa banda che ha compiuto altri furti nella zona di Villa Sant’Angelo, il paese originario del sindaco), la porta-finestra del primo piano. Al lavoro da ieri i carabinieri dell’Aquila.
“Siamo ancora storditi e increduli. Adesso rimettiamo tutto in ordine, con cura, e cerchiamo di riprenderci la normalità della domenica“, ha scritto il sindaco sui social.
Perché ciò che resta, è sicuramente la sensazione di non essere sempre al sicuro tra le mura della propria abitazione. In verità, non è il primo furto che viene compiuto in quella zona di questi tempi. A monte, ci sarebbe la stesa banda di ladri che ha preso di mira alcune abitazioni. Purtroppo non è presente un sistema di video-sorveglianza. Le indagini sono in corso. Il furto ai danni del sindaco Biondi, quindi, sarebbe collegato agli altri furti avvenuti nella stessa zona almeno da fine ottobre a questa parte.