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“Nuovi Spazi Per Emozionarci” ad Avezzano

Presentate le azioni su Avezzano. Mission per contrastare la povertà educativa minorile.

Sabato 13 novembre ad Avezzano – presso la Sala Consiliare – è stato presentato il progetto “Nuovi Spazi Per Emozionarci”, selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”.

Questa iniziativa, pensata prima dell’emergenza pandemica, appare ora ancora più calzante per affrontare la sfida dell’abbandono scolastico e favorire un sempre maggiore sviluppo delle potenzialità della nostra comunità a partire dall’accompagnamento alla crescita dei bambini in uno spirito di autonomia e di emancipazione.

La conferenza stampa – introdotta e coordinata da Armando Floris – ha visto la partecipazione dell’assessore alle Politiche scolastiche del comune di Avezzano – Patrizia Gallese – di Paolo Manfreda (Fondazione ordine degli psicologi d’Abruzzo), di Ilaria Chiaravalle (referente del progetto), di Lorenzo Maria Isidori (L’Aquila che Rinasce) e di Silvia Caldarelli (Ambecò).

Isidori (Segretario generale dell’associazione capofila) ha sottolineato l’importanza dell’investimento nelle giovani generazioni come impegno per il territorio. A seguire, la dottoressa Chiaravalle ha evidenziato il valore della “creazione di una rete di buone prassi sociali ed educative sull’intera provincia grazie al lavoro sinergico di associazioni, scuole ed enti pubblici; oltre alla presenza all’interno del partenariato di importanti realtà quali la Fondazione dell’Ordine degli psicologi e Ambecò”.

In questo senso ha spiegato quanto sia centrale il coinvolgimento di tutto il territorio provinciale e di come sia importante l’ascolto dei più piccoli da parte di esperti psicologi e pedagogisti.

Il prof. Manfreda invece ha voluto indicare il “valore della lotta alla povertà educativa attraverso la presenza all’interno delle scuole degli operatori del progetto e l’esigenza di una stretta connessione tra il III settore e le scuole, nello specifico la Corradini-Pomilio e la Collodi-Marini che – essendo istituti comprensivi – permettono di intercettare le esigenze di un’ampia porzione del circuito dell’infanzia e della prima adolescenza (le due scuole erano rappresentate dalle professoresse Annamaria Contestabile e Berardina Gentile): in questo senso l’intervento preventivo sui soggetti più piccoli è fondamentale per evitare che situazioni complesse si possano trasformare in situazioni patologiche di difficile risoluzione.
Per Silvia Caldarelli: “la cooperativa Ambecò sta dando il proprio contributo attraverso percorsi di co-progettazione per far ricostruire l’identità dei luoghi e delle comunità”.

Il coinvolgimento dei più piccoli nelle esperienze di progettazione partecipata è essenziale perché aggiunge alla molteplicità di interessi e di punti di vista una specifica visione del mondo e delle cose, facilitandone il protagonismo, la consapevolezza di sé come soggetti sociali, il senso di appartenenza alla comunità e di identità con i luoghi del loro vissuto.

L’assessore Gallese, nelle sue conclusioni ha evidenziato: “la presenza di Avezzano all’interno di un progetto di respiro nazionale che permetterà di vivere con protagonismo il territorio cittadino, pensato come veicolo dell’espressione delle iniziative associative finalizzate a un lascito alla città (in particolare il prodotto finale della coprogettazione delle aree verdi, realizzata da Ambecò e degli studenti delle scuole)”.

Il progetto è cofinanziato anche dalla Fondazione Carispaq, durante l’incontrò con la stampa sono stati presenti anche i responsabili degli sportelli per l’ascolto attivi nelle scuole avezzanesi: gli psicologi Giovanni Pendenza e Elisa De Foglia.

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