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Furto allo Stabilimento della Santa Croce, i ladri entrano dalla finestra

Non c’è pace per lo stabilimento della Santa Croce di Canistro, punta di una iceberg che sta mettendo in agitazione e a dura prova, da parecchi mesi oramai, dipendenti e amministratori pubblici. Il bando c’è, va avanti, eppure, all’interno dello Stabilimento, continuano ad accadere fatti poco piacevoli. La notte scorsa, un furto si è perpetrato nei confronti della zona ‘amministrativa’ dello Stabilimento rovetano. Il furto di hard disk è avvenuto nella notte scorsa. Ieri mattina, il custode dello Stabilimento, infatti, si è accorto dell’avvenuto fatto criminoso, allertando immediatamente i Carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo.

I malviventi si sono introdotti nel locale, secondo una prima ricostruzione effettuata dei fatti, attraverso la finestra. Sono stati prelevati hard disk, comunque, di non ingente valore.

Considerando che lo Stabilimento della Santa Croce, oramai, è praticamente inattivo, vista la vicenda dell’aggiudicazione della concessione della sorgente in corso, all’interno il via vai di personale si è molto ridotto negli ultimi tempi. I dipendenti, infatti, si recano nei locali, chiusi praticamente da qualche mese, molto saltuariamente, solo per delle verifiche di controllo e di routine sporadiche, che riguardano prettamente lo stato della merce e dei macchinari ivi contenuti. Sul posto, hanno operato i militari della Compagnia dei Carabinieri di Tagliacozzo, coordinati dal Capitano Commandé. A breve, i Carabinieri entreranno in possesso anche dei filmati delle telecamere di videosorveglianza. Sono avvenuti, inoltre, i soliti rilievi dettati dalla circostanza e sono state rilevate anche delle impronte.

Il danno stimato non è elevato, dato che si tratta di merce non di ultima generazione, ma il mercato relativo agli hard disk è molto florido. I ladri erano evidentemente specializzati in questo tipo di furto. ‘Corridoio’ agevolato per il furto stesso, sicuramente, è stata la poca attività all’interno dello Stabilimento dell’imbottigliamento dell’acqua di Canistro, fermo da ottobre. Per ora, una cattedrale nel deserto.

Foto di: CityRumors.it

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Redazione IMN