Le calde temperature delle festività pasquali avevano illuso i più. La primavera sembrava essere più che matura e l’inverno sembrava ormai un fresco ma lontano ricordo. All’improvviso, però, un brusco cambiamento climatico ha fatto scendere sotto lo zero le temperature dell’area marsicana, creando problemi e disagi alla popolazione e non solo.
«Il clima artico e gli eventi atmosferici ostili delle ultime ore sembrano non dare tregua all’Abruzzo, già fortemente provato dall’ondata di maltempo dello scorso gennaio, che ha messo in ginocchio diversi settori strategici per l’economia regionale, tra i quali quello zootecnico e agricolo», ha dichiarato Maurizio Di Nicola, consigliere della Regione Abruzzo.
«La situazione risulta particolarmente critica nell’entroterra ed in particolare nella piana del Fucino dove la scorsa notte il termometro è tornato ancora una volta sotto la quota dello zero termico, con la neve che ha coperto i campi appena seminati, causando ingenti danni alle colture». Nuovi ostacoli a una ripresa delle coltivazioni, alla quale i contadini del Fucino si stavano, finalmente, avviando.
«Purtroppo – prosegue Di Nicola – questo clima anomalo sembra non placarsi fino all’arrivo della prossima settimana ed in attesa delle prime stime dei danni, preannuncio sin da ora un’interpellanza indirizzata all’Assessore competente della Giunta regionale, per conoscere quali azioni intende mettere in campo al fine di dare sollievo economico ad agricoltori ed allevatori, fronteggiando i danni patiti da questa ulteriore ed inattesa avversità climatica». Le nubi, non quelle del cielo, bensì quelle dell’orizzonte contadino, sembrano quindi incominciare a diradarsi. In attesa di provvedimenti da parte della Giunta, in sostegno degli agricoltori e degli allevatori, la speranza è che il tempo climatico possa tornare, presto, ad essere clemente.