Oggi 14 agosto sarà il giorno del dolore, il giorno dei simboli e delle domande e chissà che non sia anche il giorno di qualche risposta.
Tre anni fa alle 11,36 crollava il Ponte Morandi portandosi via 43 vite e mostrando a tutto il Paese la fragilità di infrastrutture vetuste, inadeguate, ignorate per decenni.
A tre anni da una tragedia enorme che non ha piegato Genova né i genovesi, sarà il giorno del ricordo: la posa della prima pietra del Memoriale disegnato dall’architetto Stefano Boeri, le 43 rose nel Polcevera al suono della campana tibetana, la messa, la commemorazione nella Radura della Memoria.
A Genova – si legge sull’Ansa – arriveranno i ministri della Giustizia Marta Cartabia e delle infrastrutture Enrico Giovannini che deporranno una corona d’alloro nella Radura, simbolo del dovere del ricordo di tutto un Paese. Ci saranno tutte le istituzioni: l’arcivescovo di Genova Mario Tasca, il governatore ligure Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci, il Comitato dei parenti delle vittime. Nel Memoriale ci saranno le pietre del Morandi e alberi: “Spero che questo sia un museo della memoria ma anche un luogo aperto ai bambini e ai ragazzi, manager e politici di domani che, magari, osservando gli errori fatti nel passato non li ripeteranno nel futuro” ha detto Barbara Bianco, la compagna di Andrea Cerulli, portuale genovese tra le 43 vittime. Mentre il sindaco ha sottolineato che il memoriale “sarà un luogo emozionante che renderà perenne il ricordo di quanto accaduto”.
Alle 21.30 della serata del 13 agosto sono partite le tre fiaccolate in memoria delle vittime del crollo di ponte Morandi, una da ogni quartiere fra quelli più coinvolti dal crollo, Sampierdarena, Cornigliano e Certosa. Insieme a oltre un centinaio di persone, anche Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo vittime ponte Morandi e una delegazione dell’associazione degli sfollati, oltre ad alcuni cittadini. Presenti anche il vicesindaco Massimo Nicoló e il presidente del municipio Valpolcevera Federico Romeo.
I tre cortei saranno diretti sotto il nuovo viadotto e poi al cosiddetto ponte delle Ratelle, una passerella pedonale intitolata alle 43 vittime della tragedia.