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Genovesi: “Nessuno sta derubando la Marsica”

Coordinatore provinciale della Lega chiede le scuse del consigliere di Avezzano Pierleoni: “Accuse gravissime e infondate”, appello “all’onestà intellettuale della maggioranza del sospeso”

“Finalmente è stata fatta chiarezza sui fondi del Fucino: la struttura guidata dal ministro Mara Carfagna ha confermato quanto il centrodestra, nella figura del presidente della Regione, Marco Marsilio, e dell’assessore al ramo Emanuele Imprudente, dicono ormai da mesi. Nessuno scippo, nessuno ha rubato i fondi: a questo punto credo sia istituzionalmente doveroso che Pierleoni chieda scusa”.

A dichiararlo è il consigliere comunale di Avezzano (L’Aquila) e coordinatore provinciale della Lega, Tiziano Genovesi, che in una nota invita il consigliere di maggioranza del capoluogo marsicano Alessandro Pierleoni a ritirare le “gravissime accuse” fatte in una sede istituzionale.

Nell’ultimo Consiglio comunale, infatti, Pierleoni ha preso la parola per chiedere a Genovesi di farsi carico delle istanze per recuperare “i soldi che ci avete rubato”, aggiungendo: “Si faccia portavoce di tutte le cose che la Lega ha tolto a questo territorio” e ancora “Imprudente sta derubando la Marsica”.

“Sono dichiarazioni inaccettabili, ancor più perché riferite in Consiglio e non al bar – tuona il coordinatore del Carroccio – Non solo Pierleoni si è lanciato in schizofreniche accuse senza fondamento, ma è stato addirittura smentito dai rappresentanti del ministero. Sono certo che il consigliere non avrà problemi a chiedere scusa: lo scontro politico è assolutamente lecito, ma il mio è un appello all’onestà intellettuale sua e di tutta la maggioranza del sospeso”.

Genovesi spiega che “sono serviti un viaggio a Roma e l’ennesima figuraccia nei confronti della città e di tutti gli avezzanesi, ma alla fine la verità è emersa”: “Durante l’incontro è stato ribadito, ancora una volta, che i fondi per l’opera fucense, inseriti nel cosiddetto ‘accordo Provenzano’, non sono andati persi ma torneranno nella piena disponibilità della Regione Abruzzo attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) o il Contratto istituzionale di sviluppo (Cis)”.

“Mi dispiace che gran parte della maggioranza del sindaco sospeso, Gianni Di Pangrazio, stia sostenendo una battaglia che nulla ha a che fare con il bene del territorio: non serve inventare fandonie su opere così importanti per un po’ di visibilità. La ricerca del consenso ormai sta diventando un’ossessione per questa amministrazione e in particolare per alcuni componenti di questa Giunta che, proprio per questo motivo, non meritano neppure di essere menzionati. Non vorrei pensare infatti che si stia cercando di attaccare la Regione ‘ad ogni costo’ solo per riuscire ad emergere in vista delle prossime elezioni regionali”, conclude.

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