L’Amministrazione comunale di Gioia dei Marsi ha voluto organizzare una giornata ecologica al fine di migliorare le condizioni ambientali del territorio. Quest’ottima, ma anche faticosa iniziativa, oltre a generare una personale sensazione di pace con l’intero universo, ha purtroppo sturbato gli animi dei cittadini che sono rimasti basiti dinanzi agli sconvolgenti risultati delle pesature dell’Aciam, la società partecipata presieduta da Lorenza Panei.
Quasi 500 chili di rifiuti avviati al recupero, 80 chili di apparecchiature come frigoriferi, 30 chili di apparecchi tv, monitor e altro. Ancora: 50 chili di rifiuti legnosi e 50 di quelli tessili, 280 di ingombranti e oltre 620 chili di rifiuti indifferenziati. Tra gli altri, anche alcune dentiere gettate come se nulla fosse, in mezzo ai prati.
Guanti e sacchi alle mani, il sindaco Gianclemente Berardini insieme ai ragazzi della protezione civile coordinati da Luigi Aratari, la polizia locale e tanti altri cittadini volontari, ha ripulito la bella cittadina immersa nel verde del parco, dai rifiuti abbandonati in natura.
I tanti volontari, che non si sono fatti scoraggiare nemmeno dalle scarpate e dalle altre zone impervie, hanno raccolto in tutto, oltre una tonnellata di rifiuti.
«Sicuramente è positivo che così tanti ragazzi rispondano a questo tipo di iniziative – commenta il sindaco Berardini – ma va rilevato un dato di fondo che è la diffusa e grave insensibilità delle persone che si rendono responsabili di questi atteggiamenti. Per pochi incivili che gettano i rifiuti in natura – va avanti il primo cittadino di Gioia – ci rimettono tutti i cittadini, che poi vedono aumentarsi le tasse. Queste pesature con cifre così importanti, infatti, quasi sempre, alla fine dell’anno, vanno a sforare i progetti per cui si sono fatti i contratti».
A Gioia le zone più a rischio sono quelle limitrofe alla strada regionale 83.
«L’attività di verifica per individuare i responsabili va avanti – conclude il sindaco – è chiaro che chi sbaglia dovrà pagare. Anche perché noi amministratori abbiamo il compito e il dovere di ripulire le nostre città, come vuole la legge, ma sicuramente chi è così tanto incivile non può passarla liscia».
In seguito alla verifica effettuata durante la giornata ecologica, ciò che dovrebbe sensibilizzare tutti i cittadini, non curanti del proprio intorno, è proprio l’idea che questi momenti debbano essere interamente dedicati al disagevole lavoro di pulizia anziché al gratuito appagamento regalatoci da questi luoghi.