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Giovani: approvato progetto “A ciascuno il suo percorso”

Progetto in collaborazione con l’associazione Don Bosco, per prevenire esclusione sociale e povertà educativa

“A ciascuno il suo percorso” è il nome del progetto approvato ieri dalla giunta comunale, che sarà candidato al bando “Spazi aggregativi di prossimità” promosso dall’impresa sociale “Con i bambini”, in collaborazione con l’associazione di volontariato Don Bosco dell’Aquila, nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.

Scopo del progetto è offrire una risposta al bisogno di socialità dei più giovani emerso all’Aquila, sia dopo il terremoto del 2009, che ha causato la delocalizzazione degli spazi aggregativi, sia a seguito delle restrizioni legate al Covid-19, che hanno limitato ancora di più le interazioni tra i ragazzi, fornendo proposte mirate al rafforzamento delle competenze dei giovani destinatari, migliorando anche l’offerta educativa attraverso attività extrascolastiche, che diano la certificazione delle competenze non formali.

“Si tratta di un progetto ambizioso di durata triennale da realizzare insieme all’associazione Don Bosco, che coinvolge sia l’assessorato delle Politiche sociali che quello alle Politiche giovanili, in particolare per quanto riguarda la prevenzione del disagio psicosociale – spiegano gli assessori competenti Maria Luisa Ianni e Francesco Cristiano Bignotti – e si configura come naturale prosecuzione di un importante lavoro di rete che da tempo portiamo avanti sul territorio comunale, consapevoli della necessità di rivolgere l’attenzione alle aree più disagiate della città, al fine di prevenire forme di esclusione sociale. Le attività previste dal progetto riguardano, infatti, tutta la rete della comunità educante e vedono coinvolti in prima persona i genitori, gli educatori, gli insegnati, gli assistenti sociali, gli psicologi e tutti coloro che hanno a cuore la condizione giovanile”.

“Con questo progetto miriamo a ricostruire quel meraviglioso tessuto sociale aquilano, che prima del sisma e della pandemia era caratterizzato dall’effervescenza delle relazioni interpersonali, per far respirare ai ragazzi la fiducia nel futuro, per farli aprire alla speranza. Sperimentando nuove attività (ludico-ricreative, laboratoriali, di cittadinanza attiva, dopo scuola, sportello di ascolto) i giovani avranno la possibilità di orientarsi nella vita, scoprire cosa amano fare e come essere cittadini attivi nella società. Allo stesso tempo i genitori saranno sostenuti dalla squadra di progetto, dai docenti e dagli attori della comunità educante, nel portare avanti i propri compiti educativi. L’obiettivo finale sarà quello di far uscire di casa i nostri ragazzi per superare insieme la solitudine, la paura e il disagio, per far vivere loro le esperienze importanti della vita sociale e relazionale”, concludono gli assessori Ianni e Bignotti.

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