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Giro, Ciccone deve rinunciare: “Mi si spezza il cuore”

L'abruzzese è ancora positivo al Covid, "partivo da casa"

L’abruzzese Giulio Ciccone non parteciperà al 106esimo Giro d’Italia che partirà sabato prossimo, 6 maggio, proprio dalla sua regione, l’Abruzzo.

La sua squadra, la Trek-Segafredo, lo ha reso noto informando che la decisione è stata presa oggi, di comune accordo, dal corridore e dal team, dopo aver preso atto della persistenza dei sintomi del covid-19, oltre che della continua positività dei test.

Rinunciare al Giro mi spezza il cuore. Non riesco a trovare altre parole per descrivere i miei sentimenti in questo momento”, fa sapere Ciccone.

“Avrei affrontato la mia gara preferita dopo il miglior inizio di stagione della mia carriera – ha proseguito il corridore -. Sarei partito da casa, dal mio Abruzzo; un evento storico, anzi unico. Era tutto perfetto e poi… voglio dire, sembra assurdo. Devo ingoiare un boccone amaro e il pensiero di cosa avrei potuto fare in questo Giro resterà nella mia mente a lungo. È una decisione difficile, ma devo accettare il fatto e guardare oltre. Appena tornerò a correre trasformerò questa delusione in determinazione”.

Ciccone era risultato positivo per la prima volta lunedì scorso, in un test effettuato all’indomani della Liegi-Bastogne-Liegi, conclusa al 13esimo posto e da allora vari disturbi gli hanno impedito di allenarsi.

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