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Hamu: 120 milioni dal Pnnr per ricerca e sviluppo

Fracassi (Confindustria): “Si lavorerà anche alla creazione di una comunità energetica”

Progetti strategici per lo sviluppo del territorio in un’ottica interregionale per favorire la nascita di start-up e strategie d’ impresa orientate a finanziare percorsi di crescita imprenditoriale. “In Abruzzo, Marche e Umbria arriveranno 120 milioni di euro dal Pnnr per ricerca e sviluppo, nell’ambito del progetto Ecosistema per l’innovazione. 50 milioni saranno a disposizione della nostra regione, con l’hub dell’Università dell’Aquila che fungerà da raccordo”.

Lo ha annunciato il presidente di Confindustria Abruzzo, Marco Fracassi, nel corso del convegno “Energia per il Centro Italia” che si è svolto questa mattina, all’hotel “La Dimora del Baco” all’Aquila.

L’iniziativa è stata promossa da Hamu (Hub Abruzzo Marche Umbria), l’associazione nata nel 2021 con l’obiettivo di ideare soluzioni e proposte economico-sociali sui territori di Abruzzo, Marche e Umbria. Dieci i soci fondatori delle tre regioni fra associazioni industriali, università e fondazioni, a cui si stanno unendo altri enti e realtà regionali.

“È con questa visione globale che ci muoviamo”, ha detto Fracassi, che è anche presidente della Fondazione Osa, “per ridurre il gap con le altre regioni e dotare l’Italia centrale di un sistema integrato di ricerca e sviluppo e di una strategia a medio-lungo termine con strumenti efficaci e risorse adeguate e certe”.

Il ruolo delle imprese sarà centrale per il partenariato economico e i risultati della ricerca da trasferire in applicazione. Ma anche come beneficiarie di specifiche progettualità e misure incentivanti. Fracassi ha illustrato i progetti avviati e realizzati da Hamu: “Oltre all’Ecosistema dell’innovazione, alla creazione di start up e alla nascita di nuove attività imprenditoriali, alla crescita dimensionale delle imprese e finanza per lo sviluppo con il progetto “basket bond”, allo sviluppo del capitale umano e del territorio, ci stiamo occupando della creazione di una comunità energetica, per l’acquisto del gas a prezzi competitivi”.

Tra i presenti al convegno il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, i presidenti di Confindustria Marche, Claudio Schiavoni, di Confindustria Umbria, Vincenzo Briziarelli e il Rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse.

“Insieme,”, ha sottolineato Francesco Merloni, presidente della Fondazione Aristide Merloni, “possiamo raggiungere la massa critica e la dimensione territoriale che consente di perseguire obiettivi qualificanti”.

“In un anno di vita Hamu ha costruito tre progetti significativi”, ha dichiarato Gian Marco Spacca, coordinatore Hamu, “due nel campo della finanza, una nella ricerca e innovazione. In ambito finanziario sono stati costruiti i progetti Basket bond, che ora va all’esame delle tre Regioni, e il di Private capital, che utilizza le risorse del territorio per entrare nel capitale di rischio e sostenere lo sviluppo delle imprese più significative. Altro progetto è quello dell’Ecosistema per l’innovazione, che ha vinto il bando del Pnrr e metterà a disposizione 120 milioni di euro per le imprese, attraverso il trasferimento tecnologico delle università. Infine, nel 2023 entrerà nel vivo il progetto che riguarda l’energia con tre direttrici: la costruzione di comunità energetiche che sostengano le aziende, il potenziamento delle infrastrutture energetiche delle tre regioni e, a più lungo termine, la restituzione di una prospettiva all’Adriatico utilizzando la leva energetica”.

“Daremo sostegno politico a questa iniziativa che mette insieme più territori”, ha affermato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio nel suo intervento, “grazie a questa sinergia l’Abruzzo si caratterizzerà come cuore della ricerca scientifica e della progettualità”. L’ecosistema, elaborato dalle università di Hamu e recentemente approvato dal Ministero dell’Università e Ricerca, avrà un hub di coordinamento nell’Università dell’Aquila e dieci spoke principali negli atenei delle tre regioni, per un totale di 350 ricercatori coinvolti.

“L’Università dell’Aquila sarà il centro di coordinamento delle operazioni che ruotano intorno al progetto dell’ecosistema per l’innovazione”, ha evidenziato Edoardo Alesse, rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, “e sarà uno dei 10 spoke che elaboreranno progetti di ricerca su automotive, aerospazio, scienze della vita, moda e arredamento”.

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