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I musei abruzzesi sono i meno visitati d’Italia

Lo studio di Openpolis evidenzia che la regione Abruzzo è la penultima. Dato positivo per il Castello Piccolomini di Celano

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Con appena 193mila visitatori nei musei del territorio, nel 2021 l’Abruzzo è tra le regioni fanalino di coda d’Italia, attestandosi al penultimo posto.

Non è un quadro rassicurante quello che emerge da uno studio di Openpolis sul numero di turisti nei musei abruzzesi. Il report evidenzia un dato nettamente inferiore della media nazionale: sono infatti 2.300 le visite registrate per singolo museo, quasi un quinto rispetto alla media italiana, pari a 11.336.

Un dato positivo arriva invece dalla Marsica, per la precisione da Celano. Con i suoi 17.767 visitatori, il Castello Piccolomini è la terza struttura più visitata in Abruzzo nel 2021, superato di poco dall’Eremo di Santo Spirito a Majella (PE) che ha totalizzato 20.170 visite. Primo posto invece al Museo delle armi e delle mappe antiche della fortezza di Civitella del Tronto (TE), che raggiunge quota 30mila.

Openpolis ha evidenziato che nel 2019, prima dell’epidemia che ha affossato tutto il settore turistico italiano, i musei abruzzesi hanno ospitato una media di soli 3.700 visitatori. Anche in questo caso, dunque, la regione non è riuscita ad assestarsi nella media.

I dati che emergono dallo studio accendono quindi i riflettori sulla qualità della proposta museale dell’Abruzzo, sia in termini di strutture che di beni culturali. La regione si attesta in coda anche per quanto riguarda gli interventi di restauro, ampliamento e digitalizzazione.

Tutto ciò – sottolinea il report – a danno del turismo interno e soprattutto internazionale: solamente il 17% dei musei infatti ha implementato l’offerta con supporti multimediali e il 16,7% delle strutture ha acquisito nuovi beni per l’ampliamento delle collezioni esposte.

“Senza la cultura siamo campati in aria, è come stare al sesto piano di un palazzo senza altri piani sotto, incapaci di capire ciò che succede” diceva il celebre Roberto Vecchioni. Perchè cultura è interesse, studio e conoscenza del proprio territorio e delle proprie origini.

LMM

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