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Il Consorzio di Bonifica Ovest risponde a Favoriti

"Ordinanza irrilevante, i pozzi erano già stati riaccesi"

Replica decisa del Presidente del Consorzio di Bonifica ovest, Giancarlo Di Pasquale, alle accuse apparse nei giorni scorsi in vari organi di stampa, del Sindaco di Ortucchio, Raffaele Favoriti: “Provvedimento senza valore, irrispettoso verso un ente che ha sempre agito con trasparenza”.
Il Consorzio di Bonifica Ovest, dunque, risponde con fermezza all’ordinanza emessa dal Sindaco di Ortucchio, che chiedeva la riattivazione dei pozzi irrigui. Secondo il Presidente, il provvedimento comunale sarebbe privo di effetti giuridici e arrivato quando i pozzi erano già stati rimessi in funzione.
“La chiusura temporanea dei pozzi è stata decisa a seguito di un’allerta gialla della Regione Abruzzo – spiega il Presidente – i livelli dei canali in tutto il Fucino erano elevati, e ciò ha reso necessario sospendere l’emungimento dei pozzi consortili, in linea con le regole di sicurezza idraulica e ambientale ed in quel contesto si è ritenuto opportuno provvedere anche alle operazioni di manutenzione degli stessi”.
Il Consorzio sottolinea che, valutate le esigenze dei diversi territori, i pozzi – compresi quelli citati nell’ordinanza – sono stati riattivati alle ore 7:30 dello stesso giorno in cui il Sindaco stava firmando il suo atto.
“Non solo l’ordinanza non ha alcun valore nei confronti del Consorzio – aggiunge Di Pasquale – “ma la riteniamo anche irrispettosa verso l’attività di un ente che ha sempre coinvolto i Sindaci e condiviso le scelte in ogni sede istituzionale”.
Un punto centrale riguarda il territorio di Ortucchio, che presenta caratteristiche particolari tali da non permettere semine anticipate come avviene in altre aree del Fucino. Questo, tuttavia, non significa che il Consorzio non svolga un’attività costante di confronto con gli agricoltori e con le istituzioni locali.
“Il problema – sottolinea ancora il Presidente – “è l’atteggiamento indisponente del Sindaco di Ortucchio, che continua a guardare in modo irrispettoso all’intero tenimento del Fucino. Lo ha dimostrato anche in sede prefettizia, quando si è rifiutato di disporre ulteriori fermi che erano invece necessari per la tutela ambientale dell’intero comprensorio”.
“Appare, infine, improprio invocare motivi di ordine pubblico, dal momento che il Consorzio di Bonifica non ha ricevuto alcuna segnalazione ufficiale di emergenze idriche o di criticità sociali legate alla gestione dell’acqua.
Il Consorzio continuerà a operare nell’interesse esclusivo dell’agricoltura e del territorio, con piena disponibilità al confronto, ma respingendo con decisione qualsiasi tentativo di delegittimazione” – conclude il Presidente.

Comunicato stampa

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