Dal secondo posto delle prime giornate di campionato al rischio di mancare il piazzamento ai playoff: il Pescara, orfano di Zdenek Zeman per motivi di salute, è in caduta libera, reduce da sei sconfitte nelle ultime otto gare.
L’1-5 subito ieri sera a Rimini ha portato il tecnico Giovanni Bucaro a rassegnare le dimissioni, come riporta l’Ansa.
E così ora bisognerà affidarsi al terzo trainer della stagione, dopo Zeman e lo stesso Bucaro, con l’obiettivo di salvare la stagione.
Attualmente i play off non sarebbero in pericolo, ma con un ruolino di marcia da piena zona retrocessione, i timori di un fallimento totale sono fondati.
Con il boemo in panchina fino a poco più di un mese fa, i biancazzurri erano comunque riusciti a tenere botta e a mantenersi nelle prime posizioni. Poi un lento declino iniziato già con Zeman in panchina e poi proseguito sotto la gestione Bucaro: con 51 reti al passivo, quella del Pescara è una delle difese più perforate della C.
Dopo il subentro sulla panchina abruzzese il tecnico palermitano aveva anche abdicato dal 4-3-3 zemaniano, passando al 3-4-3, ma negli ultimi 180′ di campionato, con il nuovo modulo è arrivato un solo punto e sette reti al passivo. Bucaro non è certo il principale responsabile di questa crisi, e le sue dimissioni sono anzi un atto di responsabilità. In tutto questo clima da tutti contro tutti, prosegue la dura contestazione dei tifosi all’indirizzo del presidente Daniele Sebastiani che da un mese non segue più la squadra allo stadio.
Si lavora per la cessione della società o per l’ingresso di nuovi soci, ma in questo clima avvelenato non sarà facile dare una nuova proprietà al Pescara con un futuro con tanti punti interrogativi.