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“Il piano straordinario di abbattimento cinghiali rischia di fallire”

Il presidente di Confagricoltura L'Aquila, Lobene: "Chiederemo il commissariamento degli ATC inadempienti".

“Il piano straordinario di abbattimento dei Cinghiali rischia di fallire per le inadempienze di molti ATC (Ambiti territoriali della caccia)”, tuona il Presidente di Confagricoltura Abruzzo Fabrizio Lobene. “Contestualmente – continua il vertice provinciale dell’associazione di categoria – all’inizio della campagna dei raccolti si sono intensificati le scorribande dei cinghiali e dei cervi che stanno causando gravissime perdite di prodotti sulle aree a maggiore vocazione agricola della Regione. Ormai non ci sono zone franche, dai monti, alle valli fino al mare. Nessun prodotto viene risparmiato cereali, foraggere, campi seminati a ortaggi, vigneti. Attraverso i nostri rappresentanti negli ATC facciamo pressioni affinché venga rispettato il piano straordinario di abbattimento approvato dall’ISPRA. Purtroppo, alcune ben individuate lobby di cacciatori cinghialari stanno ostacolando il lavoro delle squadre di selezione iscritti all’apposito albo”.

Con un comunicato del 10 giugno indirizzato agli ATC il Servizio supporto specialistico all’agricoltura del Dipartimento Agricoltura ha emanato una direttiva al fine di verificare lo stato di avanzamento dei prelievi rispetto all’obiettivo fissato per il prossimo 30 giugno. Il Dipartimento sollecita gli ATC a dare compiuta applicazione al Disciplinare Regionale sulla caccia di selezione che stabilisce “Nel caso in cui non siano realizzati gli obiettivi di prelievo secondo le singole fasi temporali fissate dall’autorizzazione regionale al PPS, l’ATC per il periodo restante dovrà gestire gli interventi in caccia di selezione in quell’area facendo ruotare tutti i cacciatori di selezione iscritti all’Ambito, escludendo le squadre che non hanno raggiunto gli obiettivi”.

La Regione ricorda agli ATC inadempienti la circolare del Commissario della peste suina sulle procedure che le Regioni devono obbligatoriamente rispettare che, in caso di emergenza, possono chiamare in aiuto l’Esercito per contrastare la diffusione della PSA ( Peste Suina Classica).

“Bene ha fatto il Servizio supporto specialistico all’agricoltura a richiamare gli ATC ai loro doveri di esercitare i compiti che la legge gli affida per il contenimento responsabile della fauna selvatica e per la salvaguardia degli interessi degli agricoltori. Se al 30 di giugno non saranno raggiunti gli obiettivi e le misure non saranno applicate, Confagricoltura Abruzzo chiederà l’immediato Commissariamento degli ATC e solleciterà il Commissario alla PSA a far intervenire l’esercito come previsto dal piano”, conclude il Presidente Lobene.

La necessità di intervenire sui cinghiali è prevista dal piano straordinario e dai piani di eradicazione nelle zone di restrizione da Peste Suina Africana (PSA) per il quinquennio 2023-2028. “Ricordiamo – specifica il presidente – che questi abbattimenti sono stabiliti dalla Legge 29/2022 che prevede un prelievo straordinario di 612.000 cinghiali sul territorio nazionale di cui 28.000 in Abruzzo”.

L’attività della Caccia di selezione in Abruzzo è stata approvata dall’ISPRA e sarà consentita:

Dal 01/01/2024 fino al30 settembre 2024;

da un’ora prima del sorgere del sole fino alle 24:00, facendo ricorso ad opportuni strumenti per la visione (visori notturni, p.e. intensificatori di luminosità, termografia ad infrarossi) al fine di massimizzare l’efficienza e la selettività del prelievo e garantire la sicurezza del tiro;

3. a tutte le classi di età in entrambi i sessi,

4. Gli ATC ai quali è consentito di esercitare la caccia di selezione, e gli obiettivi da raggiungere sono:

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