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Il Pronto Soccorso di Avezzano promosso tra i primi in regione

Presso il Pronto Soccorso della città di Avezzano, nel 2016, sono state effettuate 38.917 prestazioni, quasi 1.500 in più rispetto al 2014, con il massimo dell’affluenza (27.807) tra le ore 8 e le 20.00. Le pagelle della Regione promuovono, infatti, il pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, tra i primi in regione per la capacità di tenere basso l’indice degli accessi ripetuti, vale a dire i casi in cui l’utente, dopo il primo trattamento, si presenta di nuovo in ospedale nelle 24 ore successive perché non ha risolto il problema. Avezzano, con una percentuale del 4%, è nettamente al di sotto della media regionale (6,6%) e ai primi posti, tra i principali ospedali abruzzesi, nella specifica valutazione.

Il dato, tratto dal report della regione del 2014 (l’ultimo ufficiale), è uno dei metri di valutazione adottati per valutare l’efficacia delle prestazioni dei servizi di pronto soccorso. Nel 2016 il servizio del presidio di Avezzano ha effettuato 38.917 accessi (circa 1.500 in più rispetto al 2014) prendendosi carico, oltreché dei residenti di Avezzano e Marsica, di persone provenienti da altre regioni nella misura del 9% dei totale degli accessi. Scorporati per fasce orarie si nota che,  nel 2016, il più alto numero di  prestazioni si registra tra le 8 e le 20 (27.807 accessi) e, a seguire, 6.383 accessi tra le 20 e le 24.00 mentre , dalla mezzanotte alle 8 del giorno dopo, i trattamenti sono 4.727.  Il pronto soccorso, nello scorso anno, è riuscito a ridurre il totale dei codici bianchi (casi di lievi entità) a 401.  Un numero irrilevante rispetto ai quasi 39.000 accessi complessivi che indica un livello di inappropriatezza (cioè un’anomalia), pressoché  irrisorio.  Ciò che emerge dall’analisi degli ultimi 3 anni su Avezzano (riscontrabile in molti presidi regionali) è un sensibile aumento dei codici verdi che, dopo i rossi (gravi) e gialli (mediamente critici), indicano casi più ‘leggeri’ in cui però rientrano problemi molto diffusi come i traumi. Lo scorso anno i codici verdi  sono stati 17.800, una cifra non lontana dalla metà del numero complessivo delle prestazioni annuali e inferiore solo ai codici gialli (20.032) che guidano una classifica che vede all’ultimo posto i rossi (669 casi).

La necessità di ricalibrare la capacità di risposta del pronto soccorso di Avezzano, a fronte della crescente richiesta di trattamenti ‘verdi’, è stata analizzata durante una riunione svoltasi ieri,  capeggiata dal Manager Rinaldo Tordera e dal direttore sanitario aziendale, Maria Teresa Colizza, a cui erano presenti, tra gli altri, il direttore di presidio Lora Cipollone, il direttore del  pronto soccorso, Franco Cardilli, il direttore del dipartimento emergenza-urgenza, Angelo Blasetti e Leondino Mammarella, responsabile del servizio Flussi informativi e statistica Sanitaria. Oltre ampliamento  dell’area medica, assegnata ai codici verdi, è stato deciso di introdurre alcune modifiche riorganizzative tra cui  il recupero di diversi spazi, all’interno dei reparti, da destinare all’attività di supporto di pronto soccorso, 118 e Obi (osservazione breve). L’utilizzo di questi nuovi spazi, per l’attività di emergenza-urgenza, avverrà attraverso la  realizzazione del nuovo spogliatoio centralizzato, cioè di un locale unico per tutto l’ospedale che consentirà così di liberare gli ambienti, oggi disseminati a macchia di leopardo, adibiti alla vestizione di servizio del personale.

La direzione Asl, inoltre, assumerà due medici per potenziare gli organici, attingendo in tempi brevi alla graduatoria del concorso  (per il tempo indeterminato) e all’avviso pubblico (rapporto determinato). «Va ricordato, – dichiara il Manager Tordera – che i locali del pronto soccorso di Avezzano sono tra quelli, in Abruzzo, sottoposti  a una delle più recenti opere di ristrutturazione e riammodernamento. Si tratta di oltre 600 metri quadrati su cui, 4 anni fa, è stata riorganizzato l’attuale servizio. Ciò che va fatto, quindi, è migliorare la sede logistica e potenziare l’organico, in modo da dare prestazioni più incisive. Ciò nella prospettiva del nuovo ospedale,  di cui stiamo cercando di accelerare l’iter, con cui verrà data una risposta moderna ed efficace alle richieste degli utenti».

 

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