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Riunione aquilana con D’Alfonso sulla sicurezza: scuole in esercizio, ma poste sotto verifica

Riflettori accesissimi sullo stomaco della terra, laddove si ode ancora adesso la ‘barbarie’ imprevedibile del terremoto. Questa mattina, in Giunta d’Abruzzo, a L’Aquila, si è svolta una riunione ed un confronto non solo politico ma operativo, voluto fortemente dal governatore della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, sulla questione sicurezza, al cospetto dei continui movimenti tellurici che hanno preso di mira, recentemente il popolo abruzzese.

Sindaci ‘fuori cratere’ della Provincia di L’Aquila, quindi, convocati dal presidente della Giunta. In queste ore, i primi cittadini si stanno confrontando col governatore soprattutto sul versante della sicurezza degli edifici scolastici. Nel confronto al tavolo delle proposte comuni, si ode anche la voce del prefetto dell’Aquila, Linardi (non ultime le sue ordinanze di chiusura degli edifici pubblici e delle scuole di ogni ordine e grado per maltempo e terremoto) e del Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale, Mario Mazzocca.

IMG_6429Il presidente D’Alfonso ha bocciato la soluzione dei Musp, dichiarandola ‘dequalificante’ per le città. Sostiene, invece, di «tenere in esercizio le scuole; la Regione – dice – provvederà a finanziare le verifiche delle strutture». Il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, e il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, hanno richiesto al presidente una linea di intervento comune, che valga per tutti i sindaci del territorio abruzzese.

Attualmente, i dissesti idrogeologici, i danni atroci provocati dal maltempo e la messa in sicurezza delle aree più a rischio delle varie comunità sono argomenti da toccare doverosi e sempre più all’ordine del giorno. I cittadini non sono tranquilli: dalla Politica deve giungere un sostegno preciso e ben indirizzato.

IMG_6432I due primi cittadini hanno chiesto, quindi, una linea di intervento comune per tutto il territorio, per quel che concerne le verifiche statiche. «Lo Stato – dicono – dovrebbe fare, in questa situazione, da garante, indicando lui stesso i parametri minimi da rispettare per mantenere in esercizio le scuole che li ottengono e li raggiungono, con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri o con un altro provvedimento di altra natura». All’assise, tutti i primi cittadini della provincia dell’Aquila che, insieme al governatore, stanno tentando di disegnare assieme la linea guida migliore da seguire, proprio per mettere a segno azioni fruttuose che mirino al bene totale di una terra oggi graffiata e violentata nell’intimità della sua sicurezza.

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