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Impianti sci Ovindoli, sindaco: “Basta falsità”

Clima teso alla vigilia della discussione presso il Tar Abruzzo

Si scalda il clima in attesa della decisione del Tar Abruzzo di domani sul ricorso delle associazioni ambientaliste per la realizzazione degli impianti da sci della Magnola, nel Comune di Ovindoli, in provincia dell’Aquila, le cui autorizzazioni già concesse sono state sospese.

A scagliarsi contro le dichiarazioni delle associazioni ambientaliste è stato il sindaco di Ovindoli Angelo Ciminelli, maestro di sci.

LA NOTA

Per solo dovere di chiarezza e di doverosa esposizione della realtà dei fatti, in qualità di Sindaco del Comune di Ovindoli, e dunque nell’interesse della collettività da me rappresentata, avverto il dovere di fornire alla pubblica comprensione la diversa consistenza del progetto di completamento degli impianti scioviari sul Monte Magnola rispetto alle ingenerose, infondate e artificiose ricostruzioni, che anche recentemente – da parte di alcune Associazioni Ambientaliste – sono state diffuse a mezzo stampa, in vista dell’udienza del TAR del 17 novembre prossimo, nel quale il Giudice Amministrativo deciderà nel merito della fondatezza o infondatezza del ricorso proposto contro il progetto, ormai avviato.

Il progetto di ampliamento degli impianti, conforme alla Legge Urbanistica Regionale n. 18/1983, coerente con il Piano Regionale Paesistico del 1987, da ultimo puntualmente previsto nel Piano di nel Piano Bacini Sciistici regionale del 2008, è stato oggetto di successivo finanziamento comunitario, nazionale e regionale, all’interno del “Masterplan”, ed il suo ventennale iter si è concluso nel 2020 con l’approvazione definitiva da parte della Regione Abruzzo, frutto di un accordo deliberato all’unanimità dai Consigli Comunali di Ovindoli, Rocca di Mezzo e Rocca di Cambio, con tutti i pareri favorevoli, nessuno escluso, compresi quelli dell’Ente Parco e della Soprintendenza, che hanno preso atto della attenzione ed il rispetto di tutte le prescrizioni e cautele, nessuna esclusa.

La collettività di Ovindoli e dell’Altopiano delle Rocche, è da sempre ben consapevole della rilevanza della tutela e della protezione ambientale, sotto ogni profilo, anche perché della “qualità” dell’ambiente la comunità locale, oltre che preservatrice e diretta fruitrice, trae utilità economica per l’attrazione turistica che la stessa genera, ma parimenti significativo e rilevante per il locale tessuto sociale ed economico è il valore del turismo invernale, risalente già all’immediato dopoguerra ed ormai divenuto il principale volano economico della comunità.

Ciò ha comportato che è stato da sempre perseguito un corretto equilibrio tra i valori di tutela ambientale, a 360 gradi, ed i valori economici e di libertà di impresa, parimenti importanti e costituzionalmente tutelati: come ripetutamente evidenziato dalla Corte Costituzionale, infatti, non è prevalente un valore assoluto degli interessi sensibili sottesi alla tutela dell’ambiente, ma occorre perseguire il raggiungimento di un “equilibrio dinamico”, cui è stato ed è tuttora teso l’agire dell’Amministrazione Comunale.

Nel tempo la comunità locale, e le Amministrazioni che essa esprimono, hanno sempre avuto quale missione la immanenza della necessaria coesistenza dei due valori, perseguendone la compatibilità con risultati universalmente riconosciuti come ampiamente positivi, e nel solco di tale pluriennale agire si colloca l’iniziativa di ampliamento della impiantistica scioviaria, che è stata intrapresa con estrema attenzione ai valori ambientali e naturalistici, attestati dalla disponibilità a ricercare e praticare ogni miglioria chiesta dall’Autorità Regionale e dalle Autorità preposte alla tutela dei Beni Ambientali.

In questi termini, viva sorpresa hanno generato nella collettività le ripetute esternazioni di alcune Associazioni Ambientaliste, anche recenti, che palesano la mancanza di legame con il territorio, e con le potenzialità che lo stesso deve e può esprimere, dirette a generare una sorta di clima negativo per l’iniziativa che interessa l’intera collettività di Ovindoli, dell’Altipiano delle Rocche e più in generale di un vasto comprensorio che coinvolge anche i comuni limitrofi.

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