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Innocenzi (Indipendente Pd): “Meloni venga a confrontarsi qui”

Rita Innocenzi torna ad incalzare Giorgia Meloni candidata per il centrodestra nel suo stesso collegio

“Ascoltare le persone, confrontarsi, ricevere attestazioni di stima, è un condensato di emozioni e una sferzata di energia. Mi spiace che Giorgia Meloni preferisca altro. Credo che un candidato nel collegio L’Aquila Teramo faccia bene a scendere dai palchi dei raduni in giro per l’Italia, uscire dai salotti televisivi, e confrontarsi in uno dei paesi delle aree interne del territorio aquilano e teramano, su questioni come servizi sanitari, scuole, trasporti, assistenza agli anziani, sportelli bancari, ricostruzione post-sisma, turismo sostenibile, economia circolare, agricoltura di qualità. Invito sostanzialmente Giorgia Meloni a spendere il suo tempo dove si è candidata, declinando certo i temi nazionali ma qui sul fronte del territorio, ascoltando e parlando con le persone che dovranno decidere, con il loro voto, l’esito di questo collegio”.

A formulare l’invito è ancora una volta Rita Innocenzi, candidata indipendente del Pd al collegio Uninominale della Camera L’Aquila-Teramo per la coalizione “Italia Democratica e Progressista” alle elezioni politiche del 25 settembre, che venerdì scorso ha incontrato la cittadinanza in un gremito auditorium dell’Ance dell’Aquila, dando voce a giovani donne e uomini impegnati sul territorio, compresi i piccoli paesi dell’entroterra, espressione della società civile, del mondo lavoro, della solidarietà e del sociale.

Innocenzi, aquilana di 52 anni, con una lunga esperienza sul campo nel sindacato Cgil, torna ad incalzare Giorgia Meloni, presidente nazionale di Fratelli d’Italia, candidata per il centrodestra nel suo stesso collegio

“Lasciano il tempo che trovano le parole riverenti di alcuni esponenti locali che si spingono sino a dire che la Meloni, se eletta, accorderà particolare attenzione alla nostra terra e alle nostre esigenze. Le nostre aree interne e montane, rappresentano la maggior superficie geografica delle province di Teramo e L’Aquila. Forse ci sarà venuta qualche volta in gita domenicale, ma nulla più. Vorrei pertanto sapere da lei ad esempio cosa intende fare, quali misure e con quali coperture finanziarie, quale visione per evitare la progressiva spoliazione di servizi essenziali che subiscono i piccoli centri, sulla sempre più scadente e rarefatta offerta di trasporto pubblico che in Abruzzo presenta serie problematiche sulle quali la invito a fare un confronto di merito. Vorrei inoltre che entrasse nel merito delle ricadute nel nostro territorio dell’autonomia differenziata che in salsa centrodestra è quella che è stata approvata in un referendum promosso dalla Lega in Veneto e che, come ha giustamente dichiarato il Prof. Grimaldi, non farà altro che condannare la Sanità dei nostri territori e di tutte le aree deboli del Mezzogiorno al totale declino”.

“Una lavoratrice e un lavoratore di un piccolo comune delle aree interne – prosegue Innocenzi -, ha il diritto agli stessi servizi e alle stesse possibilità del suo collega che vive in una grande città. E allora devi fare delle scelte che sono esattamente diverse da quelle che propone la Destra guidata da FdI e scegliere di destinare molte più risorse nel trasporto pubblico locale, sapendo che ci sono corse che portano anche una sola persona, ma a quella persona vanno garantiti pari diritti, perché anche quel ragazzo o quella ragazza che prendono quell’autobus, hanno diritto di andare a scuola come tutti i loro coetanei. E in quale scuola? In una scuola sicura, a distanza ravvicinata, con spazi adeguati, palestre attrezzate e laboratori per fare attività legate alla sua formazione, magari facendo delle scuole dei luoghi aperti anche nel pomeriggio, per ospitare attività proposte dai ragazzi. E allora per le risorse, quelle che ci sono, vanno fatte le scelte giuste. Non certo annunciando, come fanno Meloni e Salvini, di voler tornare alle centrali nucleari, con tempistiche e costi trascendentali. E proseguendo nello sciagurato progetto dell’autonomia differenziata, che favorirà le regioni del Nord più ricche e popolose, si fa semplicemente un danno a noi e all’intero Abruzzo”, conclude.

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