“La risposta dell’assessore regionale Daniele D’Amario sulla mancata erogazione dei ristori della legge 9 di maggio 2021, a sostegno delle imprese del turismo e della ristorazione danneggiati dalla zona rossa per l’emergenza Covid, è inadeguata e più imbarazzante dell’inerzia che dura da 300 giorni. Un disfattismo offensivo nei confronti delle imprese che aspettano sostegni che erano urgenti e un esecutivo che arriva persino a sbeffeggiare le associazioni di categoria, come Casartigiani, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti che, unanimemente, avevano reclamato i 10 milioni di fondi non vedendoli arrivare, accusandole di non saper leggere i provvedimenti”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci, depositario di un’interpellanza in cui chiede all’esecutivo le ragioni dei ritardi e lo invita a provvedere.
“Ci aspettavamo attenzione, invece, oggi in aula abbiamo registrato una palese superficialità e anche un atteggiamento ostile nei confronti dei beneficiari che in tutto questo tempo sono stati presi in giro – rimarca Paolucci – Un anno fa è stato il centrodestra a sbandierare a destra e a sinistra l’impegno della Giunta per questi operatori economici: noi, invece, siamo stati quelli che, proprio perché sapevano che gli impegni sarebbero stati disattesi, hanno votato con riserva il provvedimento, chiedendo ripetutamente al Governo regionale di fare presto a erogare i fondi, perché servivano a tamponare un momento di reale e immediata difficoltà. Non è avvenuto, hanno disatteso tutte le scadenze che si erano posti per provvedere e noi siamo ancora qui a gridare perché chi governa porti a termine il dovuto, il minimo sindacale.
Nel caos una cosa è certa: questo esecutivo agisce solo dopo interpellanze e interrogazioni della minoranza. È triste, ma ormai accade su tutto. Eppure si tratta solo di rispettare le promesse fatte agli abruzzesi, altrimenti bisognerebbe smettere di farle”.