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Investito Juan Carrito: muore la mascotte d’Abruzzo

L'orso simbolo del Parco nazionale è stato investito lungo la superstrada che da Roccaraso conduce fino a Castel di Sangro.

L’investimento mortale di Juan Carrito è avvenuto circa un’ora fa (le 19 e 16 per chi legge). L’orso simbolo del Parco nazionale d’Abruzzo e di tutta la Regione – vera e propria mascotte per adulti e bambini – è morto investito da una macchina. Alla guida, una donna, che si è fermata.

L’orso aveva circa 3 anni di età ed aveva abituato tutti gli abruzzesi alle sue incursioni nei centri urbani, forse un po’ troppo ‘vicine’, spesse volte.

La donna, alla guida della macchina, lo avrebbe investito nei pressi dell’imbocco di una galleria lungo la SS17.

Un colpo al cuore per tutti coloro che lo hanno da sempre considerato emblema della natura selvaggia ed incontaminata della nostra Regione dei Parchi.

L’orso, figlio di mamma Amarena, è diventato famoso per le sue scorribande nei centri urbani e le sue incursioni curiose nelle pasticcerie. L’orso marsicano si è subito fatto riconoscere per i suoi comportamenti ‘ribelli’ rispetto anche ai suoi stessi fratelli: il suo nome prende spunto da Carrito, frazione di Ortona dei Marsi, dove nel 2021 l’orso venne avvistato mentre attraversava l’A25, quando era solo un cucciolotto.

LE REAZIONI – “Addolora la morte di Juan Carrito, l’orso bruno marsicano diventato celebre per le sue incursioni nei paesi del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, protagonista anche di un docufilm su Sky”.

Lo afferma il senatore di Fratelli d’Italia, Guido Liris, eletto in Abruzzo.

“L’esemplare viveva oramai a stretto contatto con l’uomo con cui aveva preso estrema confidenza, tanto da riuscire facilmente a procacciarsi il cibo tra pollai, isole ecologiche e pasticcerie, anziché procurarselo tra i boschi e spartirselo faticosamente con gli altri orsi affamati”.

“È forse il momento di aprire una riflessione sul fatto che animali selvatici di questa specie vivano in modo così contiguo all’uomo, in aree fortemente antropizzate”, rileva infine Liris. “La sua tragica fine addolora doppiamente se si considera che a portarlo sulla coscienza sarà l’Abruzzo, la regione verde d’Europa, che nel suo insieme non ha saputo difenderlo”.

IL PRESIDENTE DELLA Regione Abruzzo, MARSILIO – “Ho appreso con grande dolore la notizia dell’investimento mortale di Juan Carrito, l’orso marsicano più famoso e amato d’Abruzzo, avvenuto sulla statale 17 all’altezza di Castel di Sangro. L’orso è stato investito da un residente del luogo, il presidente della provincia e sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, mi ha informato dell’evento, inviandomi dei video in cui si vedeva l’orso pesantemente colpito. La sua perdita rattrista non solo l’Abruzzo ma il mondo intero che ha scoperto l’Abruzzo e la bellezza degli orsi attraverso i numerosi video che lo ritraevano sin da cucciolo con i suoi fratelli e l’orsa Amarena”.

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