In merito ai preoccupanti fatti denunciati a mezzo stampa secondo cui nei pressi del campetto di Pettino in via Svizzera, agisce un gruppo di minori che minaccia coetanei con coltelli, questa mattina abbiamo chiesto un intervento al Questore dell’Aquila, Dott. Enrico De Simone.
Come tutti coloro che hanno letto la narrazione dei genitori preoccupati della incolumità dei propri figli minacciati con armi di taglio, siamo rimasti atterriti dal livello raggiunto, sconosciuto alla tradizione aquilana, ma che oramai è un dato di fatto che va contrastato.
A tal fine abbiamo chiesto al Questore, attraverso una comunicazione ufficiale e istituzionale, di intervenire per accertare i fatti, i nominativi delle persone coinvolte e di attuare ogni misura idonea a contrastare quanto accade.
Chiediamo l’intervento delle autorità, ma spontanea nasce la nostra considerazione su chi siano i genitori di ragazzi che vanno in giro armati con coltelli; quale è lo schema educativo entro il quale agiscono e che attenzione prestano all’educazione dei propri figli.
Dietro a episodi come questo c’è un vuoto enorme delle famiglie che non fanno più le famiglie. Ci piacerebbe però che a queste famiglie fosse chiesto conto, oltre a livello morale, anche a livello normativo dell’esercizio della tutela genitoriale. Forse è arrivato davvero il momento di attuare tutte le misure, educative ma anche sanzionatorie ai genitori, prima ancora che ai figli.
Auspichiamo che l’intervento sia veloce e risolutore e che, il declamato progetto dell’istallazione di 1.000 videocamere, non dimentichi le periferie della nostra città lasciate molto a se stesse, come testimonia l’abbandono dell’inutile campetto senza spogliatoi, senza custode, che l’amministrazione ha costruito lì pensando di far una cosa positiva ma che è diventata inutile e ora addirittura pericolosa perché pensata male dall’inizio.
All’amministrazione chiediamo: vogliamo occuparci di una riqualificazione di questo luogo oppure lo lascerete lì, sempre più degradato?
Delle 2 l’una: o lo rendete fruibile con spogliatoi, docce, affidandone la gestione a un privato, o va smantellato e riconvertito verso qualcosa che sia più utile a chi abita in quelle zone.
Così come è, a questo porta e la responsabilità è di chi non se ne occupa come dovrebbe.” A firma di Enrico Verini e Gianni Padovani, Consiglieri Comunali dell’Aquila