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L’Aquila perde mondiali pattinaggio

Consiglieri d'opposizione e associazioni critici su impianti

Piscine e altri impianti, strutture per le attività di base ed eventi internazionali.

Sono diversi i nodi per cui associazioni ed esponenti di opposizione, in Consiglio comunale all’Aquila, chiedono un momento di confronto per individuare un percorso strategico volto a raggiungere obiettivi realistici e rilevanti, entro tempi definiti e con le risorse necessarie.

La richiesta arriva alla luce della notizia che L’Aquila non ospiterà i Mondiali di Pattinaggio a rotelle di velocità 2024 in virtù di parametri relativi a procedure del Pnrr che non garantirebbero in tempo utile la realizzazione delle opere necessarie per la copertura della pista di pattinaggio di Santa Barbara. La manifestazione iridata, scrive l’Ansa, prevista per settembre, si svolgerà a Montesilvano (Pescara). Solo lo scorso 30 ottobre è stato consegnato il cantiere per la copertura della pista, con riconsegna prevista nel 2025, progetto da 1,5 milioni.
Per il consigliere di L’Aquila Coraggiosa, Lorenzo Rotellini, “nella ‘città europea dello sport’ non si svolgeranno i Mondiali di pattinaggio. Un’altra occasione persa”. Dello stesso tono i consiglieri Pd: “La ‘città europea dello sport’ non dispone di impianti adeguati per una manifestazione che avrebbe portato in città oltre 6mila atleti – si legge in una nota – E nessuno si è preso la briga di spiegare cosa sia successo”. Per il consigliere socialista, Giani Padovani, è “una bruttissima pagina per l’Amministrazione comunale, incapace pure di assumersi la responsabilità del disastro e che imputa ovviamente la colpa ad altro, e nel caso specifico alle ‘vincolanti procedure del Pnrr’; per non parlare del mancato recupero, a 14 anni dal sisma, del pattinodromo nel Palazzetto di Viale Ovidio”.

Resta aperto anche il nodo della piscina comunale Ondina Valla, chiusa sino al 2024 come confermato da Gianni Benevieri, presidente della Rari Nantes (società che ne cura la gestione) in occasione riapertura dell’impianto di Verdeaqua, dopo 5 anni di stop. Un grido d’allarme che arriva anche dall’associazione sportiva dilettantistica United L’Aquila di fronte alla carenza di spazi per lo sport di base. Di qui la richiesta di un tavolo urgente con tutte le parti in causa.

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