Ha riaperto al pubblico dall’inizio di questa settimana, il servizio di ristoro diurno alla Mensa di Celestino.
Lo rende noto Paolo Giorgi, priore della Fraterna Tau che gestisce la struttura adiacente alla chiesa di San Bernardino a piazza D’Armi, all’Aquila.
“I pasti che finora abbiamo distribuito all’esterno a causa della pandemia – spiega – potranno essere consumati a pranzo all’interno della sala mensa, come era prima del covid. Ci rendiamo conto che così facendo, rendiamo un buon servizio a tante persone che finora sono state costrette a consumare il pasto in maniera frugale, nel nascondimento e chissà con quanta circospezione. Molti di loro ce lo hanno richiesto esplicitamente”.
Un momento particolarmente delicato.
“Ci predisponiamo ad affrontare una crisi che si annuncia devastante, peggiore della pandemia – aggiunge Giorgi – Ci stiamo attrezzando per alleviare il più possibile il disagio della povertà. Con i nostri volontari stiamo pensando di realizzare varie iniziative per sensibilizzare la popolazione, soprattutto i giovani, ad unire le forze per affrontare le sfide future. Questa città ha bisogno di riscoprire le ragioni della convivenza fraterna, anche per non rendere vana la storica visita di Papa Francesco che ci ha lasciato in dono il compito di essere promotori di pace”.
Di qui l’appello: “Se ognuno di noi, dal singolo alle istituzioni – valuta Giorgio – facesse il minimo indispensabile in questa direzione, questa città potrebbe essere un modello per l’intera nazione. Ognuno di noi, in buona fede, pensa di agire nel giusto. Per questo è necessario il confronto diretto e propositivo, affinché tutte le posizioni giuste possano convergere su azioni mirate ed efficaci, nella trasparenza”.