“In mattinata, ho comunicato al segretario federale della Lega, Matteo Salvini, di lasciare il partito che ho fondato nella regione in cui vivo. Non è stata una decisione facile, ma, come è noto, già da mesi c’era un malessere politico; inoltre, aggiungo che il mio ‘perimetro’ rimane quello del centrodestra”.
Lo scrive in una nota Giuseppe Bellachioma, parlamentare uscente.
La decisione arriva al termine delle elezioni politiche dello scorso 25 settembre, che hanno visto il partito di Matteo Salvini in netto calo a livello nazionale.
Anche in Abruzzo il Carroccio non è riuscito a convincere, perdendo quel consenso che aveva costruito negli anni passati. La Lega su base regionale si è fermata all’8,28% al Senato e all’8,5% alla Camera.
Un risultato “deludente” secondo i militanti stessi, che hanno puntato il dito contro il coordinatore regionale e deputato uscente Luigi D’Eramo, candidato di punta alla Camera che tuttavia non è riuscito a strappare un biglietto per Roma, “reo” secondo fonti interne allo stesso partito, di aver accentrato eccessivamente il potere politico sul territorio, escludendo ogni coinvolgimento “dei suoi” e il tutto a danno non solo del gruppo, la cui tenuta è stata messa a dura prova per i tanti addii in piena campagna elettorale, ma soprattutto degli elettori.
Nei giorni scorsi proprio Bellachioma aveva chiesto le dimissioni di D’Eramo, ma non essendo arrivate il parlamentare uscente ha preferito fare un personale passo indietro.
Nel pieno della campagna elettorale sono stati tanti gli amministratori che hanno lasciato il partito. L’addio che ha fatto più rumore è stato quello del consigliere comunale di Avezzano e coordinatore provinciale dell’Aquila, Tiziano Genovesi, considerato uno dei fedelissimi di D’Eramo.
Poi dal Comune di San Salvo, il sindaco Emanuela De Nicolis, il presidente del Consiglio comunale ed ex primo cittadino, Tiziana Magnacca.
Aveva lasciato il partito, senza fare annunci, per passare a Fratelli d’Italia, il sindaco di Civita d’Antino, Sara Cicchinelli.