“La proposta di legge elettorale scritta da Marsilio domani approderà in Commissione Statuto. Un testo su cui l’Ufficio legislativo del Consiglio regionale fa importanti rilievi e conferma tutti i nostri allarmi: va in conflitto con lo Statuto regionale su più punti, non assicura parità di accesso alle cariche elettive, né un’equa attribuzione dei seggi e non garantisce le minoranze. Il Presidente uscente che si scrive la legge elettorale a meno di un anno dal voto è una chiara provocazione e da parte nostra non c’è possibilità di discuterne”.
Così il capogruppo Pd Silvio Paolucci su Commissione e relazione dell’organismo di controllo della Presidenza in merito al testo.
“Si tratta di una legge che nasce per fare un favore a chi governa, colpire l’opposizione e guadagnare poltrone – rincara Paolucci -. Le criticità rilevate dal Servizio legislativo non possono passare inosservate, perché oltre a entrare in conflitto con lo Statuto e le leggi vigenti in materia elettorale, pongono dubbi interpretativi seri sulla norma che stabilisce i criteri di attribuzione dei seggi. Un aspetto non secondario, perché potrebbe ridurre o addirittura vanificare la rappresentanza delle minoranze che è invece oggi garantita”.
“Insomma – conclude – il solito pasticcio targato Marsilio, nato in un momento in cui l’Abruzzo avrebbe avuto bisogno di sostegni per affrontare gli effetti del caro energia e dell’inflazione che il centrodestra non ha dato, ma soprattutto pensato per continuare a gestire la cosa pubblica come propria, com’è accaduto negli ultimi quattro anni. Queste sono le priorità di Fratelli d’Italia e del centrodestra, questo è il modo di governare che sta facendo sprofondare l’Abruzzo”.