Nella riunione del 3 marzo scorso la delegazione sindacale si aspettava una risposta della direzione aziendale della LFoundry in merito all’impegno ad illustrare il piano industriale presso una sede istituzionale, fatto questo si poteva aprire la discussione sugli altri argomenti riportati nella lettera dei lavoratori; così non è andata, in quanto la riunione è stata rinviata a venerdì 5 con una proposta di verbale che conteneva delle dichiarazioni non rese in sede di riunione ma di una importanza notevole: le difficoltà di approvvigionamento del silicio e delle altre materie prime potrebbero portare alla chiusura dello stabilimento, entro fine marzo, da come la notizia è stata scritta.
È quanto si legge in una nota congiunta firmata da FIM, FIOM, UILM, FAILMS, RSU.
La risposta sindacale ha visto la delegazione proporre un incontro urgente, concordato per il 5 marzo alle 19.
Dobbiamo purtroppo rilevare che l’atteggiamento della dirigenza rispetto al tavolo di confronto con i rappresentanti dei lavoratori non è cambiato, non è così che ci si confronta su argomenti delicati che addirittura riguardano la sopravvivenza dello stabilimento e che, in particolari frangenti come questo, andrebbero esposti presso le opportune sedi istituzionali appena se ne ha contezza.
Alla luce dei chiarimenti forniti dalla dirigenza in merito al problema degli approvvigionamenti, che comunque esiste, tale argomento è stato utilizzato in maniera strumentale, allo scopo di creare un clima di (inutile) tensione per favorire l’azienda nei rapporti di forza al tavolo sindacale.
Questo comportamento ha fatto venire meno, ancora una volta, il rapporto fiduciario tra le parti, non è così che si comporta un AD serio e affidabile.
Fermo restando lo stato di agitazione ci riserviamo di comunicare le date delle prossime assemblee dei lavoratori.