Era ancora buio alle 6 del mattino, ma per gli studenti del Liceo Scientifico Vitruvio di Avezzano quella del 29 novembre non è stata una mattina come le altre. Le classi 4B e 5B, accompagnate dalle professoresse Claudia Di Biase, Raffaella D’Innocenzo, Barbara D’Angeli sono partite per Milano: un’avventura all’insegna dell’arte, ma soprattutto del mondo del giornalismo. Infatti, tali alunni dopo aver visitato il centro storico, e aver potuto ammirare, tra le tante bellezze milanesi, l’imponenza del Castello Sforzesco, la solennità del Duomo, l’eleganza delle strade, e il grandissimo valore del Teatro alla Scala, nella giornata successiva sono stati ospiti nel palazzo storico del Corriere della Sera in via Solferino 28: un palazzo ottocentesco, signorile, ben curato, che da subito fa comprendere l’importanza del posto; del resto, come ha affermato il celebre e storico direttore del Corriere della Sera, Luigi Albertini, “Per fare grande un giornale bisogna avere una casa”, un luogo in cui incontrarsi e condividere i percorsi e le strade delle notizie.
La visita nel quartiere generale di uno dei quotidiani più antichi e importanti di Italia è il culmine di un progetto, ormai accreditato da anni, che il Liceo offre loro, attraverso un giornale di istituto, dal titolo “Yawp, e risuona barbarico sopra i tetti del mondo”, coordinato dalle docenti Di Biase e D’Innocenzo, in cui i giovani giornalisti hanno l’opportunità di approfondire e alimentare le proprie passioni, migliorare le proprie competenze linguistiche e artistiche, imparare a lavorare in gruppo, saper leggere il presente, sempre con un sguardo al futuro. Salendo la scala “reale” di via Solferino, così la chiamano perché accompagnata dalle foto degli intellettuali, come Eugenio Montale, Grazia Deledda, Gabriele d’Annunzio, politici, come Luigi Einaudi, filosofi, come Benedetto Croce che hanno scritto per quella testata, e guardando quei volti vigorosi e potenti, ci si rende subito conto di trovarsi in un posto che ha fatto la storia dell’Italia. I vitruviani sono stati accolti dal caporedattore dell’Economia Nicola Saldutti, che ha sottolineato la differenza tra verità, realtà e fatti, differenza fondamentale per un giornalista, che in genere prova a ricostruire la realtà, quello che è accaduto, confessando che si può arrivare solo a dei pezzi di verità, a frammenti di verità, a schegge di verità.
Ha ricordato poi che un ambiente giornalistico, in particolare quello del Corriere della Sera, ha permesso spesso l’incontro di intellettuali con idee molto differenti tra loro.
“Gli uomini hanno l’urgenza di raccontare un fatto – ha asserito Saldutti – e di interessare gli altri con un determinato fatto; chi scrive infatti è anche un mediatore tra il lettore e il fatto” e tra aneddoti e riflessioni ha fermato l’attenzione dei ragazzi su quanto un giornalista debba fare i conti con il tempo e lo spazio, per poter arrivare al lettore nel modo più giusto.
Accattivante poi è stato l’intervento dell’Art Director Bruno Delfino, che sfogliando le pagine del giornale di istituto ha dato ottimi consigli sull’impostazione grafica ai ragazzi e ha riflettuto sul grande ruolo dell’immagine oggi in un giornale. “Parlare chiaro”: su questo concetto ci si è fermati molto perché un’immagine, che sia essa una fotografia, una tabella o un’illustrazione, arriva nell’immediatezza, perciò più è chiaro il concetto che vuole esprimere e più il lettore sarà attirato a leggere l’articolo. La mattinata si è poi conclusa in bellezza, con il direttore, Luciano Fontana nella sala riunioni, che proprio Luigi Albertini ha fatto arredare,con uno stile impeccabilmente anglosassone, viste le sue esperienze nel Times.
Entrare in quella sala, dove fino a 10 minuti prima, tutti i caporedattori e tutti gli inviati dalle redazioni estere, con lui avevano stabilito il numero del giorno dopo, numero letto da milioni di italiani, è stata un’esperienza molto importante.
Domande giuste, saper osservare, verificare, selezionare le notizie da riportare, mantenere la lucidità, avere coraggio, sono alcuni dei concetti chiave che un giornalista deve tenere vivi. Gli studenti del Vitruvio, proprio grazie al progetto Yawp, avevano già incontrato online il direttore per un momento di alta formazione giornalistica nel maggio 2020 e ancor più prezioso è stato il colloquio con il direttore, vis à vis, che ha confessato la grandissima emozione che provò il primo giorno da direttore, sentendo il peso della responsabilità che quel ruolo comportasse; ha incitato infine i ragazzi “a non aver paura di provenire da un piccolo centro”, perché le passioni e lo studio incessante sono degli ingredienti fondamentali per realizzare i propri sogni, qualunque sia la nostra provenienza.
La dirigente scolastica, Nicolina Tania Ulisse, infatti ha sostenuto sin dall’inizio con entusiasmo questa iniziativa, per cui c’è stata la collaborazione anche del prof. Enrico Partemi: percorsi di tal genere contribuiscono a rendere il Vitruvio una scuola viva, aperta, che forma coscienze critiche.
L’incontro si è concluso con un omaggio pittorico, la cui autrice è l’alunna Giulia Di Girolamo, dove viene rappresentato l’uomo vitruviano che incontra metaforicamente il Corriere della Sera: un incontro fruttuoso e di grande livello culturale, di cui i ragazzi potranno fare tesoro.