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L’ultima scoperta in Abruzzo, un pino di 900 anni

Un esemplare risalente ai tempi del celebre papa Celestino V

Gli studiosi dell’Università della Tuscia in collaborazione con il Parco Nazionale della Majella hanno individuato in Abruzzo un esemplare di Pino Nero, il Pinus Nigra, nel territorio di Fara San Martino in provincia di Chieti.

Una presenza già nota in Abruzzo ma che fu segnalata per la prima volta solo nella prima metà dell’ottocento e risalente ai tempi del celebre papa Celestino V . Il pino antichissimo è stato raggiunto grazie ad attrezzature da alpinisti che hanno consentito agli studiosi di calarsi nel burrone che digrada alla Cima della Stretta dove è stato rinvenuto. È stato trovato in una piccola formazione boscosa composta da sei esemplari della stessa specie, sospeso con le radici ancorate alla roccia. Il tronco più grande ha una circonferenza di quasi quattro metri ed un’età corrispondente a ben nove secoli.

Si tratta di una specie di pini prediletta dai boscaioli della zona per il legno pregiatissimo utilizzato per le navi e per ricavarne fiaccole dai rami resinosi. La sopravvivenza si è avuta grazie alla posizione di questo albero in una zona particolarmente impervia, dove è stato ritrovato dal direttore del Parco della Majella Luciano Di Martino e dal docente di botanica dell’Università della Tuscia Alfredo Di Filippo.

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