Hanno appiccato il fuoco al basamento di legno e la Madonna del Perpetuo Soccorso, sorretta da quattro ceppi, è caduta a terra, rompendosi in mille pezzi.
Si è sollevata una polemica che è durata giorni e anche la Comunità locale islamica di Trasacco, di cui i quattro ragazzi protagonisti del grave gesto vandalico fanno parte, si è discostata da quanto accaduto, prendendo le distanze e chiedendo scusa ai compaesani. Trasacco amareggiato per quel che è avvenuto, anche perché si parla di uno dei simboli religiosi della comunità.
Oggi è stata notificata la misura cautelare per l’unico maggiorenne del gruppo di nazionalità marocchina, che si è macchiato, in verità, di un reato ben preciso, ossia “offese a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose”. Scattano quindi gli obblighi di firma e di restare a casa la sera e la notte per il ragazzo marocchino.
Il Pm che si sta occupando del caso è il dottor Maurizio Maria Cerrato della Procura di Avezzano, invece il Gip che ha firmato la misura è la dottoressa Daria Lombardi, del Tribunale di Avezzano.
I fatti sono accaduti nella notte del 4 luglio scorso, all’interno del cortile del Convento di Trasacco.
I Carabinieri della locale stazione, guidati dal luogotenente Armando Croce, erano intervenuti prontamente per l’atto di vandalismo compiuto dai quattro giovani, di cui tre minori.
I quattro hanno dato alle fiamme uno dei ceppi in legno che sorreggono la statua della Madonna del Perpetuo Soccorso nel Convento del paese.