Sono stati confermati gli aumenti di produzione fino a fine anno nello stabilimento Magneti Marelli di Sulmona. È quanto venuto fuori nel corso della riunione tra Rsu (Fim, Cisl, Fiom Cgil e Uil) e l’azienda. Le sigle sindacali, per il momento, hanno annunciato che la prossima settimana si svolgerà un nuovo summit per decidere sui trasfertisti, ovvero gli operai in cassa integrazione in altri stabilimenti, e sui nuovi innesti con assunzioni a tempo determinato. Confermati fino al 31 dicembre gli aumenti di produzione.
Si parla di un recupero produttivo di 1180 furgoni al giorno, grazie al cliente Stellatins, che ha portato alla sospensione del contratto di solidarietà. Tre mesi più sereni e più produttivi ma l’attenzione resta alta alla luce degli esuberi programmati per il 2024, che scenderanno da 135 a 100.
Resta inoltre l’incognita sul piano industriale che deve essere illustrato nel dettaglio. Nello specifico lo stabilmento sulmonese si concentra sulla produzione di assali, ammortizzatori e gruppo anteriore del Ducato. Un meccanismo pressocchè collaudato che prevede la produzione del 70 per cento del Ducato e 30 per cento di auto. Pezzi che vengono poi inseriti nella filiera Sevel di Atessa. La tipologia di produzione si è mantenuta inalterata nel corso degli anni con un calo fisiologico nell’epoca post pandemia. La produzione sulmonese, legata alla Sistemi Sospensioni, ben si sposa secondo gli addetti ai lavori con le esigenze del mercato che prevede una maggiore concentrazione sull’elettrico. Diverso il discorso per Crevalcore dove l’azienda ha confermato i licenziamenti. Lì vengono essenzialmenti lavorati collettori di aspirazione per il motore endotermico che probabilmente saranno delocalizzati in altro stabilimento