“Il 78% delle persone che attualmente in Abruzzo occupano i posti letto di terapia intensiva non è vaccinato. Questo numero deve far riflettere. Chi non si vaccina non fa del male solo a se stesso, avendo molte più probabilità di finire in rianimazione, ma sottrae posti letto, personale, anestesisti e rianimatori a tutto il resto della popolazione”. Così il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, a margine dell’unità di crisi regionale che si è svolta a Pescara.
“Continuiamo ad avere ritardi sulle liste di attesa, sugli screening oncologici e su tutte le attività – sottolinea il governatore – operazioni che non si possono fare perché non c’è personale disponibile. A fronte del 90% di popolazione vaccinata, questo 10% di popolazione che non si è vaccinata riempie quasi per l’80% i posti in terapia intensiva e per oltre la metà i posti in area medica: l’utilità del vaccino è dimostrata da questi numeri. La velocità con cui corre Omicron rende molto più probabile che le persone non vaccinate possano essere contagiate”.
Il governatore aggiunge poi che nel corso della riunione è stato fatto il punto sulle attività finalizzate a “rafforzare tutto il lavoro di terapie precoci, di assistenza a domicilio e di individuazione dei casi sintomatici. Inoltre – aggiunge – ci stiamo concentrando sullo screening per gli studenti per riaprire le scuole il 10 gennaio nella massima sicurezza possibile, cercando di far emergere, al setaccio, tutti i casi positivi. Poi bisogna continuare a lavorare, e la regione abruzzo è tra le migliori, con le terapie. Ora ci hanno distribuito anche questo nuovo farmaco che cominceremo a usare sui casi target. Speriamo possa dimostrare la sua efficacia.
Cerchiamo di reggere l’onda d’urto di questa ondata”, conclude il governatore.