“Auguro alle Province italiane di servire con onore e con successo le loro comunità. È tempo di ripresa, dopo la transizione che le ha riguardate, è tempo di ripartire, al più presto”.
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento al ridotto del Teatro comunale del capoluogo abruzzese, in occasione della prima delle due giornate dell’Assemblea nazionale delle Province italiane.
Mattarella, sceso dall’auto presidenziale, è stato accolto dal vicepresidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente, dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, dal presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, vicepresidente dell’Upi e dal presidente nazionale, Michele De Pascale.
Il presidente della Repubblica ieri è stato accolto da un centinaio di persone rimaste oltre le transenne che hanno voluto salutare il Capo dello Stato e ringraziarlo per la vicinanza mostrata in questi anni. Mattarella è poi tornato a sottolineare come la sfida legata al Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenti ancora “un banco di prova per le Province, soggetti attuatori di importanti progetti”.
In questo senso l’Upi ha segnalato criticità nei processi di pagamento e problematiche legate alla rendicontazione.
“Avete posto al centro di questa vostra assemblea la prospettiva di “nuova Provincia”, con identità e competenze più chiare, con un ruolo propulsivo su alcuni temi e, ovviamente, con le risorse conseguenti e con autorevolezza democratica – per poterli esercitare al meglio. Ora questa proposta è offerta al confronto avviato in Senato, sulla base di disegni di legge presentati da diversi gruppi e di un testo unificato adesso all’esame della commissione Affari costituzionali. La composizione politica plurale, e la responsabilità comune, dell’Unione delle Province d’Italia può fornire al Parlamento elementi preziosi di esperienza e di conoscenza – ha aggiunto Mattarella – Le norme attualmente in vigore, che disegnano strutture e ambiti delle Province, sono legate a una transizione interrotta e anche per questo, indipendentemente dai giudizi sul merito del percorso allora ipotizzato, giudizi che io non posso esprimere, creano vuoti e incertezze che non possono prolungarsi, rischiando che cittadini e comunità paghino il prezzo di servizi inadeguati, di competenze incerte, di lacune nelle funzioni di indirizzo e coordinamento. La Costituzione richiede di essere attuata”.
“Questa Assemblea è orientata a rinnovare e rafforzare l’istituzione provinciale per rispondere, con maggiore efficacia, alle esigenze reali dei cittadini; e per consentire alle nostre comunità di affrontare meglio le sfide di questo tempo. Con la Costituzione repubblicana, le Province sono diventate la mappa di un Paese articolato, che rispetta la varietà dei territori e avverte come un valore l’articolazione istituzionale. Questo approdo è dovuto alla solidità del radicamento delle province nella vita d”Italia e alla determinazione con cui questo ruolo è stato difeso nel tempo”.
Il presidente nazionale Upi, De Pascale ha poi sottolineato: “Per noi è un momento molto importante, siamo in attesa di parole chiare da parte del governo sul processo di riforma, stiamo attuando una parte significativa del Pnrr. Tanti territori pretendono rispetto e chiedono di essere considerati. Al governo chiediamo di concludere il processo di riforma, siamo normati da una legge di 10 anni fa, approvata in attesa di referendum costituzionale, non possiamo essere normati ancora da una legge transitoria”.
I lavori dell’assemblea nazionale sono iniziati con l’introduzione di Laura Pernazza presidente della provincia di Terni a seguire il saluto istituzionale di Angelo Caruso, del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi.
“La mezza riforma delle Province è una storia di razionalità che non ha tenuto conto della realtà. Passata l’onda dell’antipolitica, le Province sono diventate così il simbolo della politica che torna a riappropriarsi dei suoi spazi decisionali. Per questo il Testo Unificato per le riforme delle Province e delle Città metropolitane depositato, lo scorso giugno, alla Commissione Affari costituzionali del Senato costituisce un risultato considerevole – ha dichiarato il primo cittadino del capoluogo abruzzese – Le Province, dimezzate dalla riforma Delrio, hanno continuato ad operare e con i finanziamenti del PNRR sull’edilizia scolastica hanno dimostrato capacità di programmazione, progettazione e investimento. All’Aquila, a causa del sisma, le scuole rappresentano un obiettivo strategico di grande impatto per la ricostruzione e per porre le basi di un futuro forte e credibile per le giovani generazioni e per il territorio tutto”.
Per il vice presidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente: “È stata una giornata storica non soltanto per la comunità aquilana ma per tutto l’Abruzzo: la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’assemblea Upi, è stata motivo di grande orgoglio per tutti noi abruzzesi e ha dato ulteriore lustro e prestigio ad un evento di grande importanza come l’assemblea nazionale. È stata un’interessante occasione di confronto su temi di grande attualità per promuovere una ulteriore riflessione sul ruolo che le Province possono avere nel prossimo futuro, nel nostro Paese, in termini di efficienza”.