Dopo circa un anno di meticolose indagini, i Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone sono riusciti a ricostruire il meccanismo con il quale un imprenditore ciociaro era riuscito a evadere oltre 3 milioni di euro di tasse.
Le indagini hanno portato alla notifica di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale e del contestuale decreto di sequestro preventivo nei confronti dell’amministratore di una società di capitali operante nel settore della fabbricazione della carta.
I dati raccolti hanno portato le fiamme gialle a ipotizzare che l’amministratore della società avrebbe utilizzato i crediti di imposta previdenziali ed assistenziali ritenuti inesistenti, formalmente acquistati presso altre società, per un importo complessivo superiore a 3 milioni di euro, legati allo stesso indiziato.
All’indagato, amministratore di altre 8 società, ora sottoposto alla misura cautelare interdittiva è stato vietato l’esercizio dei poteri di amministrazione e di rappresentanza per un periodo di 12 mesi. Inoltre, gli è stata sequestrata la disponibilità finanziaria delle società, e le partecipazioni nelle altre 7 società del Lazio e del Veneto, insieme ai 4 fabbricati di Avezzano, per un totale complessivo di € 3.325.918,47.