Doppietta di grande prestigio dell’Apicoltura Luca Finocchio di Tornareccio al concorso internazionale di Parigi.
Due medaglie, una di platino e una d’oro, hanno certificato a livello mondiale la qualità dei mieli abruzzesi ai PIHA (Paris international honey awards).
La Luca Finocchio, ancora una volta si laurea come la più premiata tra le ditte italiane, ottenendo il Platinum award per il miele di Acacia e il Gold award per il miele Millefiori Montagne d’Abruzzo.
Nella capitale francese, nelle scorse settimane, si sono confrontate aziende di 19 Paesi, dall’Arabia saudita alla Turchia, dagli Stati Uniti al Brasile, dalla Francia alla Malesia. La manifestazione è sinonimo di standard di alta qualità del miele prodotto in tutto il mondo e giudica i prodotti utilizzando il metodo “alla cieca”: una valutazione senza nessun tipo di riferimento al packaging e al nome dell’azienda. A ogni prodotto viene assegnato un numero di codice per assicurarne la tracciabilità. Ogni giudice effettua una analisi organolettica del prodotto che valuta.
«Per il secondo anno consecutivo», spiega il titolare Luca Finocchio, «il nostro miele Millefiori Montagne d’Abruzzo, prodotto a Pescocostanzo con il marchio bear friendly, ottiene il premio qualità oro. Il marchio bear friendly (amico dell’orso) è un riconoscimento di cui siamo particolarmente orgogliosi in quanto attribuitoci dal Parco nazionale della Majella, insieme al Wwf Italia, nell’ambito del progetto europeo Life ArcProm. Vuole dire che il rispetto per la natura, per l’ambiente, per le nostre api e per la fauna del nostro territorio possono trasformarsi in una promozione a livello mondiale non solo della nostra attività ma anche della nostra regione, l’Abruzzo. La medaglia di platino dei premi di Parigi è andata al miele di Acacia, un prodotto che ottiene apprezzamenti entusiastici in ogni competizione in cui viene presentato».
L’azienda di Tornareccio ha appena celebrato (nel dicembre 2023) i primi cinquant’anni di attività. La passione, la cura dei particolari, l’amore per la propria terra, l’orgoglio di una famiglia da sempre dedita all’apicoltura, ma con un occhio attento alle innovazioni tecnologiche, ha permesso l’ottenimento dell’ennesimo premio internazionale.