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Michele Fina: “Sui tribunali servono fatti”

"Deludente e inaccettabile il comportamento dei parlamentari di Fratelli d'Italia, la storia sui tribunali abruzzesi si fa in un modo solo: approvando il disegno di legge a mia prima firma"

“Basta davvero poco ai parlamentari di Fratelli d’Italia per gridare al risultato storico sui tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto dimostrando tutta la retorica propagandistica di cui sono capaci. Voglio dire con chiarezza a loro e al Governo che la storia sui tribunali abruzzesi si fa in un modo solo: approvando il disegno di legge a mia prima firma, che può diventare anche la seconda o l’ultima a disposizione di altri, per il superamento della chiusura dei tribunali e la definitiva riattivazione delle sedi di giustizia”, queste le dichiarazioni del senatore del Partito Democratico Michele Fina.

Fina prosegue: “È davvero deludente e inaccettabile il comportamento dei parlamentari di Fratelli d’Italia che, invece di preoccuparsi di come risolvere davvero e definitivamente il problema della giustizia, si perdono in attacchi contro il PD e contro il centrosinistra facendo circolare notizie false e fuorvianti. Abbiamo letto sulla stampa dichiarazioni che accuserebbero il PD di aver votato contro la norma sulle piante organiche per i tribunali: niente di più falso. Non solo abbiamo votato a favore ma abbiamo persino sottoscritto l’emendamento che, nella sua riformulazione, è diventato un emendamento PD-FDI”. E tale accusa suona ancora più ridicola nei confronti del nostro partito che, negli oltre dieci anni che ci dividono dalla riforma della geografia giudiziaria ha sempre garantito la proroga per l’Abruzzo, a partire dal primo e noto emendamento Legnini, senza il quale, oggi non saremmo qui a confrontarci sull’argomento”.

“Ricordo ai solerti colleghi di Fratelli d’Italia come la riforma che ha chiuso i nostri tribunali è stata scritta dal Governo di centrodestra nel 2011. Quindi, in conclusione, chiediamo a Fratelli d’Italia meno propaganda e più fatti. Con il milleproroghe avevano promesso un differimento triennale ma in realtà il Governo ha concesso uno solo anno, tempo del tutto insufficiente come denunciato dagli operatori della giustizia. Ora con il Decreto Enti pubblici si inserisce una norma che prevede la semplice ‘possibilità’, e non l’obbligo, di integrare le piante organiche del personale amministrativo dei tribunali gridando al risultato storico. Vigileremo affinché le modalità di applicazione della norma diano effettivamente soluzione al drammatico problema di personale e, nel contempo, continuiamo a chiedere alla maggioranza di governo di procedere alla sottoscrizione e al voto del mio DDL per la definitiva riapertura dei nostri tribunali”.

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