L’uomo accusato, originario di Celano, dovrà comparire domani davanti al giudice del Tribunale di Cassino per aver, secondo la tesi dell’accusa, minacciato di morte l’ex moglie, con l’intento di evitare le continue richieste di versamento degli assegni di mantenimento previsti.
Lui, A.C. (nome e cognome in sigla), di 60 anni di età, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di molestie a mezzo telefonico e minacce. «Se prendi la mia roba e i miei soldi uccido te e il tuo compagno»: questo ed altri messaggi consimili sarebbero stati lanciate all’indirizzo della donna. Per questo è stato disposto dal giudice il rinvio a giudizio nei confronti del 60enne.
I FATTI – I fatti contestati risalgono al mese di agosto 2016. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe inviato numerosi messaggi dal contenuto minatorio all’ex moglie, una donna originaria di Luco dei Marsi, ma da tempo residente a Isola Liri. Con quelle parole, oltre ad offendere la donna, egli mirava, sempre secondo la tesi dell’accusa, anche a minacciare di morte la donna e il suo nuovo compagno. L’uomo accusato, da lungo tempo se non addirittura mai, non avrebbe più corrisposto, il mantenimento alla moglie disposto dal giudice e sembrerebbe che, proprio con lo strumento delle minacce, volesse, in un certo modo, ‘convincere’ la donna, rappresentata nel processo dall’avvocato difensore Mario Del Pretaro, a desistere dal richiedere le somme arretrate spettanti.
Per questo il 60enne di Celano, difeso dall’avvocato Domenico Quadrato, dovrà presentarsi, domani, dinanzi al giudice del Tribunale di Cassino, rappresentato dalla dottoressa Tania Tavolieri, per rispondere del reato di minacce e molestie.
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