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Ministro Bernini a Navelli per Paolo Federico

"Forza Italia sceglie competenza ed esperienza, no professionisti della politica"

COMUNICATO STAMPA

 

“Sono le persone a fare la differenza, anche in politica, i valori e le idee camminano sulle gambe delle persone e sono le persone a fare la buona o la cattiva politica. Forza Italia sceglie la competenza, non vuole professionisti della politica ma sceglie persone con competenza ed esperienza e le mette a disposizione della comunità”.

Così il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, partecipando a Navelli (L’Aquila) a un incontro promosso da Paolo Federico, candidato di Forza Italia alle elezioni regionali del 10 marzo, alla presenza del coordinatore regionale, il deputato Nazario Pagano, degli altri candidati Luisa Taglieri e Annamaria Taccone e dei candidati alle europee Antonella Ballone ed Eliseo Iannini.

 

“Il centrodestra è insieme da trent’anni e non si è mai messo insieme per fini elettorali ma perché ci crede, con una solida base di principi, valori e progetti comuni, altri si mettono insieme per vincere le elezioni ma chi la pensa in maniera molto diversa fa fatica poi a governare”, ha aggiunto Bernini.
Federico ha lanciato al ministro la proposta di portare nei piccoli centri del comprensorio aquilano dei corsi universitari o di alta formazione: “Abbiamo avviato una importante ricostruzione di questi bellissimi borghi, con edifici anche di pregio storico-architettonico. Perché non pensiamo a dei corsi di formazione universitaria da portare in questi piccoli centri? Sarebbe una svolta per questi comuni, che potrebbero così attrarre persone da ogni parte d’Italia e del mondo offrendo peraltro l’opportunità di studiare, fare ricerca e specializzarsi in contesti di straordinaria bellezza”.
“Il mio sogno”, ha aggiunto Federico, “è che i nostri figli tornino o restino a vivere qui, dove sono nati!”.
Da oltre vent’anni sindaco di Navelli, Federico ha poi ricordato alcune altre esperienze da amministratore: “Ho gestito la comunità montana trasformandola nella seconda Unione dei comuni della provincia, mettendo insieme 29 comuni e gestendo i servizi sociali di ben 49 comuni senza mai ricevere una lamentela, anzi apprezzamenti da parte dei tanti, soprattutto fragili e anziani. Ho guidato il Gal Gran Sasso-Velino, che era considerato uno dei Gal-canaglia dell’Abruzzo e oggi è definito tra i più efficienti. Credo che una classe dirigente matura debba guardare a esperienze amministrative virtuose”, ha detto.

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