Da quando, tra il 2003 e il 2006, Unicredit e Deutsche Bank consegnarono alla Regione Molise ‘pacchi’ di emissioni obbligazionarie e operazioni collegate in derivati finanziari, le casse pubbliche regionali hanno in sostanza dilapidato quasi 100 milioni di euro di interessi. A parlare è Fabio De Chirico, portavoce M5S in Consiglio regionale.
“Sono soldi versati forzatamente alle stesse banche, in virtù di questi discutibili contratti derivati. Da tempo, infatti, è stato constatato in questi contratti un particolare squilibrio a favore degli istituti di credito e un ridotto effetto in termini di contenimento del rischio, come segnalato dagli ispettori del ministero dell’Economia già nel 2013.
Oggi la Regione potrebbe recuperare decine di milioni persi o quantomeno interrompere nel prossimo decennio il cospicuo flusso di denaro verso le banche controparti dei contratti in questione: qualcosa che nessuna gestione politica regionale ha mai neanche tentato, nonostante vari enti territoriali e locali per lo stesso tipo di operazioni abbiano spesso intrapreso le vie giudiziarie contro gli istituti bancari accusando squilibri finanziari o presunte irregolarità contrattuali. Per di più anche le norme statali hanno agevolato e incentivato le istituzioni locali a ristrutturare o estinguere questo genere di onerosi derivati ma la Regione è sempre rimasta inerte”.