Il cancelliere vescovile, don Ennio Grossi, ha letto la biografia dell’eletto e il suo messaggio alla comunità diocesana.
Monsignor Pietro Santoro ha dato comunicazione della nomina ricevuta da papa Francesco di amministratore apostolico della Diocesi fino alla presa di possesso dell’eletto e ha rivolto un caloroso invito alla comunità diocesana ad «accogliere il nuovo vescovo come dono di Dio, inviato dal Signore a confermare la fede della Chiesa locale».
Il Messaggio del Vescovo eletto Mons. Giovanni Massaro alla Diocesi di Avezzano nel giorno della nomina:
Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa di Avezzano,
nel giorno in cui viene comunicata la scelta del Santo Padre Francesco di nominarmi vostro pastore, desidero inviarvi di tutto cuore il mio sincero e fraterno saluto.
Quando il 16 luglio scorso, Festa della Madonna del Carmelo, il Nunzio Apostolico in Italia mi ha convocato a Roma, presso la Nunziatura Apostolica per comunicarmi la decisione di Papa Francesco, sentimenti di stupore e di timore hanno invaso il mio cuore.
In primo luogo lo stupore per il coraggio di Dio, che ancora una volta ha rivolto il suo sguardo misericordioso sulla mia povera persona accordandomi fiducia e affidandomi un ministero caratterizzato da notevoli responsabilità pastorali, spirituali e umane.
Lo stupore è pertanto accompagnato da un sentimento vivo di timore: sarò in grado di essere un Vescovo secondo il cuore di Dio?
Mi rincuora la consapevolezza che non ho mai detto o fatto nulla per ottenere incarichi e titoli e, pur consapevole dei miei tanti limiti umani e spirituali, ho umilmente ancora una volta rinnovato il mio “Eccomi” alla chiamata di Dio, certo che quando il Signore chiama qualcuno al servizio apostolico lo rende idoneo offrendogli una specifica identità ministeriale che nasce dalla Sua grazia. I tanti anni trascorsi come educatore presso il Seminario Vescovile mi hanno insegnato che Dio costruisce sempre non sulle capacità che si suppone di avere, bensì sulla fiducia che si ripone in Lui.
Vengo, pertanto, in mezzo a voi come fratello e pastore confidando in Dio, con il desiderio di volervi bene e di spendere la mia vita per Cristo e i fratelli, ben convinto di essere stato chiamato a servire una Chiesa bella, ricca di storia e di doni.
Il mio primo grato pensiero va a Mons. Pietro Santoro mio predecessore e vostro Vescovo negli ultimi 14 anni. A lui i sentimenti di profonda riconoscenza per il generoso ministero pastorale in favore del Santo popolo di Dio che è in Avezzano.
Giunga il mio caloroso saluto in modo speciale ai presbiteri, primi collaboratori nel ministero. In questi anni di servizio di Vicario Generale nella diocesi di Andria, ho ben appreso che la relazione tra il Vescovo e i suoi preti è a beneficio di tutti e ha delle ricadute immediate nella qualità della vita della chiesa diocesana. Carissimi presbiteri mentre vi ringrazio per aver donato la vostra vita al Signore e alla Chiesa, vi chiedo di portare la mia speciale benedizione alle vostre comunità parrocchiali, ai poveri, primi destinatari del nostro annuncio e delle nostre cure pastorali, ai giovani, alle famiglie, agli anziani e particolarmente a quanti sono segnati dalla sofferenza nel corpo e nello spirito, a coloro che sono provati a causa della pandemia, alle persone sole. Dite loro che hanno già un posto privilegiato nel mio cuore.
Il mio saluto va ai Religiosi, ai diaconi permanenti e alle religiose. Vi ringrazio di cuore per quello che siete e per quello che fate.
Saluto con affetto i cari seminaristi. Vivete con impegno il tempo della formazione per poter essere pastori buoni e santi.
Il mio pensiero e la mia preghiera vanno a tutto il popolo di Dio delle città e dei comuni del territorio diocesano, ai fedeli laici, ai membri delle varie associazioni, gruppi e movimenti, confraternite e aggregazioni laicali. Il cammino sinodale che ci attende, ci sollecita a camminare in uno stile di autentica comunione fatto di ascolto, di dialogo e discernimento comunitario.
Estendo un deferente saluto a quanti si prendono cura della vita pubblica e sociale, alle autorità civili e militari e a quanti operano nel mondo della scuola, della cultura, del lavoro e del volontariato, con i quali desidero condividere l’impegno per l’edificazione di una società più fraterna.
Saluto con cordialità i fratelli nella fede cristiana che non appartengono alla Chiesa Cattolica e anche coloro che professano altre religioni o che non si riconoscono in nessuna religione ma sono come noi animati dalla ricerca del bene. Di tutti mi sento compagno di viaggio.
Carissimi fratelli e sorelle, non ci conosciamo ancora ma ho il vivo desiderio di incrociare presto i vostri volti. Impareremo a conoscerci e a condividere i doni del Signore.
Permettetemi di concludere rivolgendo il mio grato pensiero alla Chiesa di Andria che mi ha generato alla fede e alla vocazione presbiterale. Un grazie riconoscente ai Vescovi Mons. Raffaele Calabro e Mons. Luigi Mansi per la fiducia accordatami e soprattutto per la loro testimonianza di servizio generoso alla Chiesa. La mia gratitudine va a tutti i confratelli presbiteri, ai miei compagni di ordinazione, ai Religiosi, alle Religiose, ai seminaristi, alle persone incontrate nelle comunità parrocchiali, ai cari parrocchiani della comunità della Madonna della Grazia al cui servizio sono da pochi mesi; sentimenti di gratitudine esprimo a coloro che mi hanno insegnato amore alla Chiesa nelle diverse realtà diocesane e negli organismi di partecipazione, nei vari gruppi e movimenti ecclesiali e a tutti coloro che con la loro testimonianza di vita hanno lasciato una traccia indelebile nella mia esistenza umana e storia sacerdotale.
Ora il Signore mi chiama a servire la Chiesa di Avezzano alla quale ho aperto il mio cuore ma non dimenticherò mai il tanto bene ricevuto dalla Chiesa di Andria.
Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa di Avezzano sono certo che, sin d’ora, pregherete per me e che Maria Madre della Chiesa e i nostri Santi Patroni, intercederanno per noi affinché in tutto sia glorificato il nome del Signore. Di cuore vi benedico tutti.