“Prendo atto della decisione del decreto di archiviazione della Corte dei Conti regionale in merito all’esposto sulla convenzione stipulata tra Regione Abruzzo e il Napoli per ospitare i ritiri precampionato a Castel di Sangro per i prossimi sei anni, e rinnovabile altri sei, al costo di un milione di euro all’anno. Tuttavia, nonostante l’archiviazione finale, dalla lettura del dispositivo non sembrano affatto fugati i dubbi che ho evidenziato sulla legittimità della procedura negoziata senza bando utilizzata per stipulare l’accordo, e sull’urgenza non dimostrata. Si legge infatti nel decreto “(…) la persistenza di dubbi di legittimità riguardo alla procedura seguita e la pretesa ed indimostrata urgenza (…)”, questo passaggio deve essere reso noto agli abruzzesi. Ritengo questa un’ulteriore dimostrazione che la mia denuncia, e la seguente richiesta di intervento degli organi preposti al controllo, fosse più che giustificata. La decisione della Corte, si legge nel dispositivo, parrebbe essere stata orientata sulla base di dati sui flussi turistici forniti nelle controdeduzioni dai soggetti indagati e, inoltre, la Corte avrebbe ritenuto di poter scongiurare il rischio di risoluzione anticipata del contratto con il Napoli perché, si legge nella sentenza “L’evoluzione dei prezzi da un lato e la crescita reputazionale della S.S.C. Napoli negli ultimi mesi induce a ritenere non sussistente il rischio che la prolungata durata delle condizioni contrattuali si risolva necessariamente a danno del contraente Regione Abruzzo”. Ciò che deduco dalla lettura del Decreto di archiviazione è che la Giunta Regionale abbia giocato d’azzardo scommettendo sul Napoli a mezzo procedura di dichiarata dubbia legittimità e non dimostrata urgenza, ma alla fine sia stata graziata dalla fortuna. Contenti loro”. Così Sara Marcozzi, consigliere regionale Gruppo Misto e Presidente Commissione di Inchiesta sull’emergenza idrica.
Napoli calcio, Marcozzi: decreto certifica i dubbi
Marcozzi: "Prendo atto ma dubbi su proceduta non fugati"